Politica giovedì 25 settembre 2025 ore 15:00
Interrogazione sulla gestione delle scale mobili

Il Consiglio Comunale si è aperto con un minuto di silenzio in memoria dello scomparso Enrico Tirabosco, “storico” dipendente del Comune di Arezzo
AREZZO — Il Consiglio Comunale si è aperto con un minuto di silenzio in memoria dello scomparso Enrico Tirabosco, “storico” dipendente del Comune di Arezzo, architetto, da pochi anni in pensione, persona di grande competenza, simpatia, cultura e umanità. Qualità riconosciute dai colleghi e anche all’esterno, in primis tra i membri dell’ordine professionale a cui è appartenuto. L’amministrazione comunale e l’intera assemblea, con questo momento, hanno inteso dimostrare vicinanza ai familiari e a tutte le persone legate a Enrico.
La prima interrogazione, a cui seguirà risposta scritta dall’amministrazione comunale, ha riguardato il bilancio di Atam e l’allocazione delle spese collegate alla gestione delle scale mobili anche a fronte delle ingenti risorse destinate alla manutenzione ordinaria dal 2018.
Con la seconda interrogazione, a risposta scritta, è stato chiesto il destino di due posizioni organizzative, quella del comandante della PM e del direttore del Suap, quando gli attuali dipendenti che le ricoprono andranno in pensione il prossimo anno.
Sui motivi per i quali sono stati abbattuti alcuni alberi nell’area di sosta di via Bernardo Rossellino, l’amministrazione comunale ha replicato che l’intera zona che va da via Fra Guittone al suddetto parcheggio è interessata da una riqualificazione complessiva che interessa non solo gli stalli ma anche i tratti di mura contermini, la realizzazione di un giardino a ridosso della Casa dell’energia e la piantumazione di 17 nuovi alberi.
Sui lavori in via Padre Caprara ancora in corso, con il relativo restringimento di carreggiata all’inizio della percorrenza, è stato chiarito che c’è un progetto di fattibilità il cui iter prevede la sua approvazione in Giunta, l’invio in Soprintendenza e dopo il nulla osta l’inserimento il prossimo anno nel piano triennale delle opere pubbliche.
Sul mancato rispristino della spalletta del ponte sul Vingone, in località Gragnone, è stato precisato che a breve verranno ristabilite condizioni di sicurezza del tratto stradale in questione mentre anche per il ponte a Monte Sopra Rondine, dove le opere sono rimaste sempre a uno stato provvisorio, un nuovo progetto è in fase di predisposizione.
Sul destino dell’area dove sarebbe dovuta sorgere la sede della polizia municipale e sulle criticità che riguardano lo stallo nella trattativa e i disagi vissuti dai residenti, è stato chiarito che non ci sono aggiornamenti sostanziali, che le posizioni sono ancora distanti e che nel frattempo si sono intrecciati procedimenti giudiziari di varia natura e consistenza. È stato comunque dato mandato ai vigili di fare un sopralluogo per capire se la proprietà ha dato seguito all’ordinanza comunale per il corretto ripristino dello stato dei luoghi.
Sugli allagamenti che hanno colpito viale Giotto, nonostante i lavori di rifacimento della piazza che sono stati giudicati privi dei necessari accorgimenti per la regimazione delle acque, è stato detto che l’ampliamento del passaggio pedonale a piano rialzato prevede il posizionamento di una caditoia proprio all’inizio dello stesso mentre verrà valutato, se del caso, anche l’allargamento delle condotte fognarie.
Una specifica istanza è stata illustrata per lamentare l’assenza di risposte a interrogazioni depositate e la mancata applicazione dei dispositivi di mozioni e atti d’indirizzo comunque approvati.
Tutte le interrogazioni sono state presentate dalle opposizioni.
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