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Attualità lunedì 20 dicembre 2021 ore 10:00

Anche i botti di fine anno tra le interrogazioni

I consiglieri hanno posto molteplici quesiti alla Giunta. Tra questi sul polo sanitario al Pionta e sulle risorse del Pnrr. Ultima assise del 2021



AREZZO — La prima interrogazione dell'ultimo Consiglio comunale del 2021 è stata presentata dal consigliere comunale Roberto Cucciniello sulle chiusure di sportelli bancari “che stanno interessando, nel corso degli ultimi mesi, con tre nuovi casi, soprattutto le frazioni. Questo fenomeno comporta alcune conseguenze: la prima è che gli utenti sono costretti a spostarsi verso le filiali rimaste in funzione con rischio di assembramento di persone in queste sedi; la seconda è che nonostante lo sviluppo dell’home banking, quest’ultimo non si adatta alle esigenze e abitudini delle persone anziane. Nonostante le competenze del Comune non possano incidere su tali questioni e sulle scelte di operatori economici privati, credo che sia utile porle all’attenzione del Consiglio Comunale”.

Renato Viscovo ha chiesto se è prevista un’ordinanza che vieti fuochi di artificio e oggetti pirotecnici, specialmente per la festa di San Silvestro: “una tradizione che genera reazioni di disagio fisico e psichico in bambini, anziani, ammalati e animali. Un provvedimento del genere è stato preso lo scorso anno”.

“L’ordinanza del 2020 – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – è stata emessa in piena pandemia, dunque in un frangente in cui vigevano regole diverse dalle attuali. Il divieto, di conseguenza, veniva esteso a tutto il territorio comunale dalle 19 del 31 dicembre alle 7 del primo dell’anno. Se facciamo invece riferimento all’ordinanza emessa in vista del San Silvestro 2019, l’estensione del divieto era su piazza Grande e strade limitrofe. Non possiamo inoltre prescindere dai recenti pronunciamenti del Tar del Lazio che hanno posto limiti espliciti: tali provvedimenti non possono riguardare l’intero territorio comunale. Di conseguenza, l’indirizzo che discuteremo in Giunta è quello di proibire fuochi d’artificio e botti all’interno del centro storico, un’area sufficientemente vasta per creare un nesso con le questioni legate alla sicurezza”.

Michele Menchetti ha chiesto chiarimenti sul “bilancio arboreo del Comune di Arezzo. Una legge prevede che a ogni neonato segua la piantumazione di un albero. Eppure, possiamo affermare che se recentemente registriamo nuovi alberi nel territorio comunale è solo grazie alle piantumazioni avvenute su base volontaria per merito dei cittadini e attivisti del Movimento 5 Stelle. In Consiglio Comunale, inoltre, è stato approvato all’unanimità l’atto di indirizzo sempre del Movimento 5 Stelle sugli alberi della memoria ma ancora non ne vediamo attuazione. Il patrimonio arboreo resta in sofferenza, per questo chiediamo un resoconto di quanto fatto dalla Giunta e di quanto farà in futuro, anche alla luce del progetto che prevedeva 500 ulteriori piante entro il 2021”.

“Quest’anno – ha ricordato l’assessore Alessandro Casi – abbiamo posto a dimora 35 nuove piante mentre il progetto citato è finanziato per l’annualità 2022 e dunque sarà portato avanti nei prossimi mesi. Insieme, peraltro, a un secondo, ‘Mosaico verde’, che prevede quasi 1.000 nuovi alberi in un’estensione di circa 12.000 metri quadrati da individuare”.

Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sul centro di cottura alla scuola Sante Tani, “per la cui realizzazione non è stato rispettato il crono-programma previsto che faceva riferimento allo scorso novembre come data ultima di conclusione dei lavori”. “In realtà – ha replicato l’assessore Alessandro Casi – la chiusura lavori è prevista per il 31 dicembre. Il ritardo è dovuto alle difficoltà dell’impresa nell’approvvigionamento degli infissi. Una volta reperiti, procederà alla loro installazione che mi hanno assicurato verrà conclusa entro febbraio”.

Ancora Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sugli appartamenti Erp di via Montale: “da tempo Scelgo Arezzo ha posto la questione di una ricognizione complessiva del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. È stata attivata, con quali modalità e il Consiglio Comunale ne potrà essere messo a conoscenza?” “In via Montale – ha replicato l’assessore Monica Manneschi – opera una ditta qualificata che sta studiando e valutando la qualità della lesione in essere. All’inizio del prossimo anno, fornirà una relazione dettagliata. Ricordo che i 24 appartamenti di quella zona sono rientrati nel bando Pnrr e abbiamo già inviato in Regione l’elenco degli interventi da svolgere”.

Donato Caporali ha posto l’accento sullo stato non decoroso, “per usare un eufemismo”, del cimitero di San Cassiano. “Ampliando la visuale a 360 gradi, chiediamo l’elenco delle pulizie periodiche e il crono-programma degli interventi previsti in tutti i cimiteri del territorio comunale”.

La creazione di servizi socio-sanitari al Pionta è stata oggetto di due interrogazioni rispettivamente di Angiolo Agnolucci e di Francesco Romizi.

Agnolucci ha posto l’accento sulla riqualificazione complessiva di un’area di cui “abbiamo discusso in Consiglio Comunale più volte a partire dalla questione hospice. Il Pnrr destina fondi per il potenziamento delle reti sanitarie di prossimità, il Comune ha sollecitato un tavolo di concertazione in vista della stesura di un piano effettivo che non può prescindere anche da aspetti extra-sanitari, come il campus universitario e l’area archeologica. Le domande riguardano, dunque, in primis il Comune stesso: ha in serbo un progetto complessivo su questa zona e con quale crono-programma? Quali sono, poi, gli accordi intercorsi con la Asl, per l’hospice ma non solo? Quali sono gli interventi di riqualificazione previsti e mirati alla valorizzare degli aspetti culturali e dei luoghi di aggregazione sociale presenti”?

“Questa visione unitaria – ha ricordato Romizi – deve passare da un percorso di progettazione partecipata e far parte di un disegno di rigenerazione urbana che benefici dei fondi del Pnrr. È vero che domani c’è un primo incontro sull’area”?

“Confermo il tavolo di domani sul master plan – ha dichiarato il vicesindaco Lucia Tanti – di carattere istituzionale. Proprio perché istituzionale, non ne anticipiamo i contenuti. A partire da questa considerazione e tenendo conto dell’articolazione delle questioni sollevate, forniremo risposta scritta”.

Ancora Donato Caporali ha chiesto “quali siano i progetti propri dell’amministrazione comunale che riguardano i fondi previsti dal Pnrr”. “In realtà – ha replicato l’assessore Alessandro Casi – scontiamo una scarsa chiarezza sulle modalità di erogazione di tali fondi e sul Pnrr in generale. In attesa, abbiamo ricondotto al piano triennale dei lavori pubblici opere sia di rigenerazione urbana sia di mobilità sostenibile, le principali voci del piano nazionale, per 20.000.000 di euro, tre nuove scuole e una nuova palestra a uso scolastico per 10.000.000 di euro”.

Sempre Donato Caporali ha ricordato il progetto banda ultra-larga del Ministero dello sviluppo economico, “una strategia che vuole ridurre il gap infrastrutturale di alcune aree del paese. La rete è un diritto delle persone. Perché non è stato dato seguito alla firma della convenzione con Infratel, la società del ministero che si occupa degli aspetti attuativi del progetto, verrà firmata in futuro e con quali tempistiche”? “I motivi per cui in passato non è stato date seguito alla convenzione – ha ricordato l’assessore Alessandro Casi – riguardavano la non disponibilità di Infratel al ripristino dei manti stradali, come prevede il nostro regolamento, dopo l’installazione dell’infrastruttura. A seguito delle deleghe ricevute, dunque da quando mi sono insediato, ho portato avanti ogni progetto che incrementasse la fibra all’interno del Comune e stipulato alcune convenzioni con operatori privati dove, peraltro, si prevede espressamente l’obbligo di estenderla alle frazioni. Se Infratel darà garanzie in materia di ripristini non avrò difficoltà a riaprire un tavolo anche con essa”.


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