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Politica venerdì 23 luglio 2021 ore 12:20

Interrogazioni, fari puntati su Pinqua e Hospice

Tra i quesiti posti in Consiglio comunale anche sicurezza, viabilità, Giostra del Saracino e azioni contro il bullismo. Spallata di Ghinelli alla Asl



AREZZO — Giornata di Consiglio comunale ancora in modalità online. L'introduzione ha visto una bella novità. Dopo l'Inno d'Italia, i Consiglieri comunali hanno potuto ascoltare anche "Terra d'Arezzo".

La seduta, come sempre, si è aperta con le interrogazioni a sindaco e Giunta. 

La interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Francesco Romizi (Arezzo 2020) su fatti che hanno coinvolto in piena pandemia la Asp Fossombroni: 75 persone ammalate e 18 ospiti deceduti. Il Consigliere ha chiesto che venga convocata dalla giunta una riunione urgente tra la presidente della Asp, il cda, i rappresentanti dei familiari e i consiglieri comunali.
All’interrogazione, firmata anche dal Pd, il vicesindaco Lucia Tanti ha risposto confermando sia l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti della Casa di Riposo sia la sua intenzione di convocare la riunione in oggetto.

Michele Menchetti (Movimento 5 Stelle) ha chiesto chiarimenti sulla futura collocazione dell’Hospice, oggetto da mesi di dibattito e riunioni.
Il sindaco Alessandro Ghinelli, dopo aver ribadito come nei fatti e nei tempi la Asl è apparsa con le idee poco chiare sulla necessità impellente di una struttura definitiva, ha ribadito che la soluzione adesso prospettata dall'Azienda sanitaria sembra avere tempi più consoni alle esigenze della città. Il sindaco ha anche riscontrato un cambiamento nelle politiche regionali in materia di sanità: "il ritorno dell’autonomia per la zona socio-sanitaria aretina rispetto a Valtiberina e Casentino, le dichiarazioni di Eugenio Giani sulle Aslone per le quali si sta cominciando a prendere atto della loro scarsa funzionalità. Vedremo poi, a breve, su chi ricadrà la scelta di nuovo direttore generale della Asl sud est”.

Ancora Michele Menchetti (Movimento 5 Stelle) sulla sicurezza stradale, l’installazione di dissuasori e la realizzazione di marciapiedi nella frazione Le Capannine.

Donato Caporali (Pd) ha ricordato come negli strumenti urbanistici attuali non si fa riferimento al triangolo delle cave.

Marco Donati (Scelgo Arezzo) ha presentato un’interrogazioni sul Pinqua, ricordando come le risorse messe a disposizione dal bando siano cresciute nel tempo e potevano consentire di puntare più in alto.
L’assessore Monica Manneschi ha ricordato che “a guidarci nelle scelte, nel poco tempo disponibile, sono stati due criteri: valorizzazione e riqualificazione del patrimonio pubblico e ‘avvicinamento’ di due luoghi della città non contigui grazie a un disegno organico. Ricordo un passaggio fondamentale, ovvero che i 6 milioni e 400 mila euro dovranno essere anticipati dal Comune e dunque messi a consuntivo: possiamo disporne proprio in virtù di un bilancio sano. Qui sta la serietà della nostra iniziativa. Successivamente, con gli anni, ci verranno restituiti”.

Anche Alessandro Caneschi (Pd) ha chiesto chiarimenti sul Pinqua: “il Comune di Arezzo vi ha partecipato con due soli progetti e già in precedenti Consigli Comunali abbiamo lamentato l’assenza di un’area come il Pionta. Siamo collocati al 267esimo posto con potenziali 6,4 milioni disponibili. Ma le città potevano arrivare a ottenere fino a 45 milioni di euro e per questo a noi pare sia un’occasione mancata. A che punto sono i progetti delle opere?"
L’assessore Francesca Lucherini: “avere ottenuto, a beneficio di Arezzo, una cifra simile non è affatto un risultato negativo. Da questo momento abbiamo 240 giorni per presentare il progetto esecutivo sia per Tortaia che per la ex Cadorna”.
Anche il sindaco Alessandro Ghinelli ha ricordato come “siamo stati un Comune molto concreto nell’approccio a questo bando grazie al contributo di vari assessorati, non ultimo quello al bilancio. La scelta di Arezzo è seria e oculata, compiuta sulla base delle risorse a disposizione, non solo economiche ma anche umane. Come avremmo potuto gestire progetti per 45 milioni, con quali risorse, con quale personale? E ancora: come potevamo anticipare una cifra di tale entità? Per fortuna non dovrò pormi questi temi, o forse sarebbe meglio dire problemi, come magari potrebbe succedere in altri Comuni”.

Valentina Sileno (Scelgo Arezzo): “i cittadini di via Papini, via Monti e via Berchet chiedono sostegno e ascolto a seguito dei numerosi furti nelle abitazioni della zona. Verrà posta la questione al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”?
Il sindaco Alessandro Ghinelli ha confermato che sarà sua cura portarla dinanzi al primo comitato convocato per discutere di questioni ordinarie.

Donato Caporali (Pd) ha chiesto se è intenzione della Giunta tornare a fare parte della rete Re.a.dy anche alla luce di fenomeni di violenza, fisica e verbale, e di bullismo legati all’orientamento sessuale delle persone che anche in città si stanno verificando. 

L'assessore Carlettini, dopo aver ricordato che è la terza interrogazione ricevuto in materia, afferma: “Nessuna adesione a Re.a.dy, ci sono già le leggi della Repubblica per condannare e perseguire certi gesti, discriminazioni e violenze, rispetto alle quali questa amministrazione si atterrà sempre. La consulta sulle pari opportunità: tra chi vi partecipa di diritto e le 25 adesioni arriverà a contare oltre 40 componenti. In questo momento sarebbe possibile convocarla solo a distanza ma mi piacerebbe invece riunirla in presenza. A settembre vedremo se sarà possibile, altrimenti ricorreremo alla metodologia online. In quella sede chiunque potrà parlare, avanzare proposte e noi ascolteremo tutti”.

Giovanni Donati (Pd) ha chiesto chiarimenti sul bando relativo alla quota di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare a edifici di culto e centri civici e sociali. 

Alessandro Caneschi (Pd) ha chiesto chiarimenti sull’area Lebole.
“Che non sia un bello spettacolo siamo tutti d’accordo – ha rilevato l’assessore Francesca Lucherini – ma io sono sempre stata ottimista. Parliamo pur sempre di un’iniziativa privata ma posso dire che il Comune ha fatto tutto ciò che era nella sua competenza, dal rilascio dei permessi a costruire alla stesura della convezione. Spero che la situazione si sblocchi presto. A oggi non registriamo invece criticità sul terreno della sicurezza”.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “ho dovuto prendere atto che gli edifici della ex Lebole non insistono sulla viabilità pubblica e dunque non ci sono i presupposti giuridici per intervenire su di essi con un’ordinanza, ad esempio, di demolizione. Si può imporre semmai un ripristino della recinzione per evitare che l’area diventi sede di rifugio notturno. Temo che questo brutto biglietto di visita ancora resterà per un po’ di tempo, al netto degli sviluppi futuri: quest’apparente inerzia, infatti, potrebbe essere interpretata come una volontà di cessione dell’area”.

Vittorio Giorgetti (Lega) ha chiesto chiarimenti sulla programmata Giostra del Saracino del 5 settembre.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “il 29 luglio, in Prefettura, tireremo le prime somme su vari aspetti, come ad esempio le metodologie di vaccinazione dei figuranti. Più avanti, sarà evidentemente necessario un ulteriore check-up. Come noto, il governo ha prorogato lo stato di emergenza e se i provvedimenti attuali consentono di correre Giostra, da qui a fine agosto vedremo come si è evoluta la situazione sanitaria. Alcuni punti fermi li abbiamo comunque già messi: solo le tribune A, B e C potranno ospitare il pubblico e non ci saranno posti in piedi. Il numero complessivo di spettatori è ancora aleatorio, non posso dare adesso cifre esatte se non che le tre tribune saranno intorno al 50% della loro piena capacità. Ridurremo gli inviti istituzionali e lasceremo posti disponibili all’acquisto”.

Giovanni Donati (Pd) ha chiesto perché non sia stato ancora convocato il tavolo di lavoro con le associazioni per lo studio e l’emissione di ordinanze su aree incolte e abbandonate limitrofe alla città. 


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