Attualità martedì 11 maggio 2021 ore 13:00
Istituito il Premio Europa "Donato Palarchi"
Concorso riservato a tutte le classe delle Scuole Superiori aretine. I ragazzi realizzeranno un video con la loro visione di Comunità
AREZZO — Parlare di Donato Palarchi significa parlare di Europa. Sì, perché con il suo modo garbato ma sempre fermo e puntuale, Palarchi ha inculcato negli aretini il concetto "sano" di Comunità. Persona ricca di valori etici e morali, capace di trasportarli anche in chiave politica dove si è sempre confrontato con rispetto ed eleganza ma soprattutto con la forza delle sue convinzioni.
L'Europa, un tempo sognata e oggi subita, ma pur sempre una grande opportunità di crescita sotto tutti i punti di vista.
Così il Comune di Arezzo accoglie la richiesta avanzata dal Consigliere Marco Donati e istituisce il Premio Europa dedicato a Donato Palarchi, senza dubbio il più grande europeista aretino.
In sostanza, il Comune ha organizzato un concorso tra le classi delle varie Scuole Superiori aretine. I ragazzi dovranno realizzare un video di 2 minuti che racconti ed illustri la loro visione di Europa. Un lavoro in grado di far emergere aspettative, speranze e opportunità per un futuro che non si costruisce più entro i limiti nazionali ma che spazia in un contesto ben più ampio. C'è tempo fino al 31 dicembre 2021 per presentare i lavori che, successivamente, verranno giudicati da una commissione ed i più meritevoli premiati in occasione delle celebrazione del 9 maggio 2022.
Non è un caso che il Premio Europa sia rivolto ai giovani. Come afferma Angioletta Palarchi, nipote di Donato, "il motto dello zio era una frase propria di Alcide De Gasperi: Il mondo è dei giovani".
Anche il sindaco Ghinelli è convinto che da questo Premio possano venir fuori interessanti ed importanti indicazioni. "Noi che l'abbiamo vista nascere, l'Europa rappresentava un sogno. Se una volta guardavamo alla Comunità della nazioni, adesso dobbiamo fare i conti con quella parte 'pesante' che impone le regole. E' in atto il tentativo di alleggerire questo meccanismo di eccessiva burocrazia. I tempi sono cambiati, non ci si basa più sull'aspetto ideologico ma a quello funzionale. Oggi, infatti, anche tra noi amministratori, espressione di varie aree politiche, c'è condivisione e intesa totale sui grandi tempi sociali e culturali che riguardano non solo le nostre realtà ma tutta la collettività".
Ed è proprio la cultura il fulcro centrale da cui ripartire. "Le scuole diventano la leva per rilanciarsi dopo la pandemia - afferma il vicesindaco Lucia Tanti. Adesso è tempo di ricominciare ed in questa opera è fondamentale ricostruire le relazioni che si fondano su valori ben consolidati".
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