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Attualità giovedì 25 maggio 2023 ore 19:10

Tracciato E78, il sindaco Ghinelli con i cittadini

In Consiglio ha ribadito la necessità dell'opera ma nel rispetto degli aretini e delle loro esigenze. Il progetto consultabile in Comune



AREZZO — Tre interrogazioni hanno messo in risalto la querelle Due Mari nel Consiglio comunale di oggi. La prima di Alessandro Caneschi che ha ricordato come solo negli ultimi giorni e per pochi cittadini sia stato possibile prendere visione e dunque assumere informazioni sul progetto attuale. “Chiediamo che il Consiglio Comunale sia informato sui risultati degli ultimi incontri che l’amministrazione comunale ha avuto con i rappresentanti dell’Anas”. 

Anche Marco Donati ha chiesto che sia fatta chiarezza sull’interlocuzione in essere tra amministrazione comunale e soggetti preposti, “questo sia a tutela dei cittadini e dei loro interessi, sia per mettere a punto tempi adeguati per la presentazione di osservazioni al progetto dell’Anas, sia per verificare la possibilità per il Comune stesso di presentare osservazioni il cui contenuto ricalchi quelle dei cittadini”. Per Francesco Romizi “il problema è sì la bretella Poggiola-Chiani-San Zeno ma soprattutto il fatto che dinanzi a un’osservazione predisposta dai cittadini per un tracciato meno impattante, il Comune pare predisporne una diversa che riproduce criticità sul versante del reticolo idrografico e degli espropri totali di alcune abitazioni e di due attività economiche, che non verrebbero evitati. Insomma, lo svincolo pensato dal Comune non sarebbe meno impattante per gli ambienti naturali e antropizzati. Perché non si fa propria in toto l’osservazione dei cittadini”?

L’assessore Marco Sacchetti ha ricordato che “questo progetto, innanzitutto, si colloca in un procedimento regolato da leggi precise e nell’ambito di queste va fatta chiarezza: sulla bretella, una strada extraurbana su cui ha ‘sovranità’ l’Anas, quest’ultima ha chiesto a Comune, Provincia e Regione se l’opera debba essere o meno sottoposta a valutazione di impatto ambientale. Il Comune ha risposto affermativamente anche se, badate bene, la legge prevede una facoltà e non un obbligo di Via per questo genere di opere. Adesso tocca al ministero esprimersi e dare o meno il suo assenso definitivo. In caso positivo le prospettive cambierebbero, perché in sede di Via, procedimento trasparente e più lineare, si potrà parlare realisticamente di alternative al progetto. Se però il ministero decide che si può procedere senza valutazione di impatto ambientale, saranno coinvolti solo gli enti territoriali nell’ambito di una conferenza dei servizi. Se così fosse, possiamo prenderci l’impegno come Comune di avanzare le nostre idee sul tracciato ed evidenziare le criticità attuali, prendendo spunto anche dalle proposte dei cittadini. Ora come ora, ogni osservazione sarebbe da Anas ritenuta non pertinente”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “l’assessore Marco Sacchetti ha già chiarito bene vari aspetti ma mi preme puntualizzare ulteriormente: le bretelline di cui stiamo parlando non sono la Due Mari ma costituiscono arterie di compensazione di quell’opera. Ricordo che la Due Mari venne sottoposta a valutazione di impatto ambientale, VIA, nazionale nel 2004 e tra le prescrizioni che scaturirono da quell’iter ci fu proprio la realizzazione di queste bretelle per ridurre i problemi di viabilità nel momento in cui i cantieri avranno il maggiore impatto sul nodo di Olmo rendendolo inutilizzato per lungo tempo. Per l’amministrazione comunale tuttavia il tratto San Zeno-San Giuliano diventerà anche la prima porzione della variante alla 71 da noi prevista e inserita negli strumenti di pianificazione urbanistica già dal 2001. Confido che il ministero condivida la nostra linea, ovvero accolga la richiesta di procedere attraverso valutazione di impatto ambientale. Anticipo che i primi di giugno sarò a Roma per parlare proprio con i vertici del ministero delle infrastrutture e perorare la causa. Ci sembra la soluzione migliore perché, per come si è evoluta la situazione, occorre contemperare le varie esigenze: se la città non può fare a meno della Due Mari, è anche vero che questa arriva con molto ritardo e intorno a questo ipotetico tracciato la città si è sviluppata e antropizzata. Arezzo, nell’attesa, non poteva ipotecare per decenni il suo futuro. L’amministrazione comunale è vigile su ogni aspetto, da quelli prettamente infrastrutturali a quelli ambientali, qualunque sia la sede nella quale dovrà confrontarsi. In conferenza dei servizi saremo portatori degli interessi dei cittadini riuniti nei vari comitati. Il progetto dell’Anas è inoltre depositato presso gli uffici dell’urbanistica in piazza Fanfani: ne abbiamo infatti chiesto l’acquisizione ed è finalmente a disposizione dei cittadini per la visione”.


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