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Attualità mercoledì 08 febbraio 2017 ore 13:26

La moda si apre ai Social

Nasce un corso gratuito dedicato ai dipendenti delle imprese del settore e agli apprendisti. E' un'iniziativa della Consulta provinciale della Moda



AREZZO — Puntare alla crescita della web-economy e supportare il processo di digitalizzazione delle imprese della Moda. Nasce da qui il progetto di corso gratuito sui social network rivolto ai dipendenti delle imprese ed apprendisti promosso dalla Consulta provinciale della Moda, organismo che riunisce le aziende di CNA, Confartigianato e Confindustria, guidato da Aldo Cappetti, presidente CNA Federmoda.

Il progetto è stato presentato questa mattina ad Arezzo in Camera di Commercio alla presenza del presidente Andrea Sereni e dei presidenti dei settori Moda delle associazioni aderenti alla Consulta.

"La Camera di Commercio è da sempre sensibile alle iniziative finalizzate alla crescita della digitalizzazione delle PMI aretine - ha detto Sereni - In quest'ottica assumono particolare rilievo le iniziative di formazione dedicate ai social network che hanno ormai assunto un ruolo determinante nelle strategie delle aziende italiane. Non si tratta, sia ben chiaro, o almeno non soltanto di una attività connessa al marketing: oggi il web può rappresentare per le nostre PMI un sistema per attivare nuovi mercati di sbocco e, in alcuni casi, anche uno strumento che, attraverso un costante contatto con i clienti ed i consumatori, risulta determinante per l'individuazione di nuovi prodotti o per la loro evoluzione.

"Puntiamo a migliorare il posizionamento dei prodotti sui mercati interni ed esteri. E’ dimostrato infatti che al crescere del livello di maturità digitale, aumenta anche la propensione alla internazionalizzazione e, in particolare, all’esportazione - ha dichiarato Cappetti -  La percentuale di piccole imprese che intrattengono relazioni con l’estero, grazie all’uso consapevole di strumenti digitali, è quattro volte superiore a quella delle piccole imprese digiune di rete. Facebook conta ad oggi 1,7 miliardi di utenti e oltre 30 milioni sono gli italiani che lo utilizzano e ben l’87% di loro ha effettuato almeno un acquisto online. E’ evidente che il web sta ridisegnando il concetto stesso di acquisti e le sue diverse declinazioni.

"Il comparto moda è uno dei settori più dinamici e rilevanti per l’export aretino - ha detto Carlo Donati, presidente Federazione Moda Confartigianato - Parliamo di imprese che hanno il punto di forza nella tradizione, nelle idee e nella manualità artigianale. Ma sta crescendo anche l’apporto tecnologico sia nei processi di lavorazione che nelle attività di marketing. Utilizzare il web e i social media significa promuovere l’eccellenza manifatturiera di aziende che ogni giorno innovano, tramite l’esercizio e la sperimentazione di tecniche e materiali riuscendo ad essere creatrici di tendenze e punto di riferimento sia per il consumatore finale che per gli addetti ai lavori. E’ in questo quadro che si inserisce il progetto di formazione social ad integrazione dell’esperienza avviata qualche anno fa con il portale della moda www.vetrinadellamoda.it".

"I social network sono come un nuovo stato, con leggi, regole ed adempimenti a se stanti creati per dare delle opportunità e prospettive nuove. Comprendere al meglio il loro utilizzo e farli leva propulsiva rappresenta una necessità assoluta per le nostre aziende - ha spiegato Marco Sanarelli, Sezione Moda Confindustria Toscana Sud - Sono un potente mercato, che per il tessile-abbigliamento è ancora agli albori, sono la nuova forma di internazionalizzazione, sono imprescindibili per le nuove regole commerciali. Non solo, i social network possono diventare strumento di marketing per le aziende che producono private label. Attraverso di essi si può esprimere e far conoscere il savoir faire dei nostri artigiani e piccole imprese che il mondo ci invidia, dando una concreta possibilità alle nostre aziende di collaborare con brand, marchi e griffe che sono sempre alla ricerca dell'eccellenza". 


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