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Attualità venerdì 26 febbraio 2021 ore 13:13

Le neo madri non saranno più sole in ospedale

La Asl Toscana Sud Est consente la permanenza di un accompagnatore dal travaglio a tutta la degenza. Nel rispetto delle misure anti Covid



AREZZO — Pianeta gravidanza: arriva una importante novità. Adottando con effetto immediato le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità, l’Asl Toscana Sud Est garantirà in tutte le sue strutture l’accesso agli accompagnatori delle neo mamme, non solo nella fase del travaglio e nascita, ma anche nel periodo del puerperio, cioè per tutta la durata della permanenza in ospedale di madre e figlio appena nato. 

Una disposizione che ovviamente mantiene intatte tutte le precauzioni anti Covid, già previste per essere presenti alla fase del travaglio: accesso dell’accompagnatore in ospedale solo dopo l’esito negativo del tampone e in assenza di sintomatologie sospette, utilizzo costante dei dispositivi di protezione individuale.

“Con la direzione aziendale abbiamo ritenuto di dare immediata attuazione a queste disposizioni – spiega Flavio Civitelli, direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asl TsE– nell’ottica di garantire la più ampia tutela dei diritti genitoriali, pur sempre garantendo il rispetto di ogni misura di sicurezza. In questo modo la neo madre potrà avere al proprio fianco un accompagnatore nel periodo di permanenza in ospedale”.

Nel protocollo aziendale è prevista l’autorizzazione per una sola persona per nucleo familiare. Eventuali avvicendamenti potranno verificarsi solo se la persona indicata in un primo momento dovesse rientrare nelle casistiche non ammesse, come tampone positivo, sintomi, contatti a rischio, disposizione di quarantena. “Questo passaggio – aggiunge Civitelli – va nella direzione di poter migliorare l’esperienza della nascita. Siamo convinti della bontà dell’iniziativa, che dovrà sempre andare di pari passo con il rispetto delle misure di sicurezza anti Covid”.

Massimo Forti, direttore della Rete ospedaliera dell’Asl Toscana Sud Est, quindi conclude: “l'attenzione al percorso nascita in questi mesi nelle nostre strutture è sempre stato elevato, nei limiti di quanto possibile, ora ben venga una regolamentazione che ci consente di facilitare l’ingresso degli accompagnatori delle puerpere. Garantiremo un accesso che eviti presenze in contemporanea di più familiari nella stessa stanza e, ovviamente, continuerà a essere osservato il rispetto di tutte le misure di sicurezza, dall’accesso all’ospedale alla permanenza in corsia”.


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