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Attualità martedì 22 novembre 2016 ore 10:30

Le povertà aretine fanno discutere

Nell'ambito della mostra fotografica "Vite sparse" di Massimo Soletti, è in programma un incontro sul tema della povertà e dell'emergenza abitativa



AREZZO — In occasione della mostra, Vite sparse, di Massimo Soletti, realizzata con il convinto supporto della Caritas diocesana e della Fraternità Federico Bindi onlus e il patrocinio del Comune di Arezzo, oggi martedì 22 novembre alle ore 17.30, nei locali della Casa delle Energie di Arezzo (via Leone Leoni) vi sarà l’incontro/dibattito Oltre alla povertà, in cui politici e operatori nel sociale svilupperanno alcune questioni legate alla povertà e all'emergenza abitativa.

A intervenire saranno la senatrice Donella Mattesini, l’onorevole Marco Baldassarre, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo Lucia Tanti, Alessandro Carta della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, un rappresentante della cooperativa “Il simbolo” di Pisa che porterà una sua testimonianza e rappresentanti della Caritas diocesana e della Fraternità Federico Bindi.

La mostra fotografica percorre ogni angolo del territorio comunale per individuare e documentare luoghi abbandonati o degradati, diventati oggi luoghi di elezione in cui si consumano situazioni difficili, di emarginazione e disagio.

Non voyerismo quello di Soletti, ma testimonianza di un impegno personale, maturato in una lunga esperienza nel mondo del volontariato che gli ha permesso di conoscere e di stare a contatto diretto con due aspetti della povertà: quella assoluta di chi vive ai margini e non ha una fissa dimora e quella momentanea, transitoria – spesso improvvisa e non per questo meno drammatica – di chi si ritrova senza lavoro, non riuscendo più a mantenere se stesso e la propria famiglia nei bisogni primari.

Tutto questo Massimo Soletti, giovane studente universitario, prova a raccontarlo in quaranta scatti fotografici che documentano un percorso di luoghi cittadini, senza tuttavia mai rappresentare una presenza umana, ma che urlano delle tante storie personali che abitano quei luoghi, oggi diventati un riparo per coloro che non hanno un tetto.

Vite sparse, rimarrà aperta fino al 29 novembre (con orario 9-13 / 15-19), ed è visitabile in un altro luogo simbolo: all’ex Bastanzetti, oggi recuperata e tornata ad essere un luogo di aggregazione sociale grazie alla nuova destinazione come Casa delle Energie.

Altro appuntamento delle iniziative collaterali della mostra sarà domenica 27 novembre alle 18, sempre all’ex Bastanzetti, con un concerto con le musiche orientali del gruppo Hurria Arabic Ensemble.

Grazie alla collaborazione con l'Ufficio Scuola diocesano, sono già programmate varie visite di classi di studenti al fine di far crescere sempre più un’attenzione e una sensibilità verso i temi dell’emergenza sociale.


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