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Attualità mercoledì 18 novembre 2020 ore 12:15

Didattica e sostegno: in presenza e con i compagni

Direttiva del Miur: se ci sono alunni con disabilità le lezioni avvengono in aula ma a turni. Per ogni sessione fino al 25% dei ragazzi della classe



AREZZO — Le misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19, impongono la didattica a distanza (DAD) per gli alunni delle scuole superiori e delle ultime due classi delle medie, lasciando in presenza solo quelli delle prime e delle elementari. Una restrizione che prevede però un caso in deroga, applicabile solo in base a particolari condizioni, che riguardano la presenza nelle singole classi di alunni con disturbi specifici dell'apprendimento. Per studenti portatori di questo genere di problematiche, la didattica in presenza diventa essenziale, anche per garantire la continuità del sostegno cui hanno diritto. L'inclusione è considerata essenziale per l'apprendimento, in soggetti con queste necessità. Applicando in pieno queste indicazioni, si arriverebbe al paradosso di vedere in classe solo lo studente con difficoltà di apprendimento, facendogli perdere il rapporto di collettività e ribaltando il senso di inclusione scolastica che va invece difeso.

E' su questi principi che il MIUR ha emesso una nota (1927 del 25 ottobre) nella quale si raccomanda di applicare, ove siano verificate le condizioni e le necessità appena spiegate, un sistema didattico differente da quello a distanza. In pratica, viene prevista la presenza del 25% degli alunni, applicando una turnazione che permetta ad ognuno di loro di non essere sempre in classe, dove sarà ovviamente ogni giorno il soggetto con necessità di sostegno. Le lezioni saranno quindi svolte comunque attraverso mezzi digitali, in modo che possano essere seguite anche da chi deve stare a casa, ma in presenza per quegli alunni che la turnazione porta in classe. Tutto questo permette di salvaguardare in ogni modo diritti e apprendimento degli studenti con disabilità, che potranno comunque interagire con i compagni e con tutti gli insegnanti.

Un primo caso, ad Arezzo, è quello di una terza media della scuola Tricca. Applicando a pieno le direttive del DPCM e le raccomandazioni del MIUR, le famiglie hanno aderito all'iniziativa e permetteranno ai propri figli, seguendo la turnazione stabilita, di essere presenti in classe per aiutare il compagno con difficoltà. Per certi versi, una fortuna anche per loro, saranno 4 o 5 ogni giorno, che non saranno sempre e solo confinati fra le mura domestiche e dietro il freddo monitor di un computer. Seguire le lezioni solo da casa infatti, non è un problema che si ripercuote solo sui più sfortunati che di un sostegno hanno bisogno, ma anche su tutti gli altri ragazzi. Sperando, ovviamente, che le misure di contenimento del contagio possano presto allentarsi e le lezioni possano tornare sempre tutte in presenza.

Giulio Cirinei
© Riproduzione riservata


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