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Cultura giovedì 06 aprile 2017 ore 22:50

Michele Abbondanza in arrivo al Teatro Mecenate

Termina la IX edizione della rassegna "Invito di Sosta Appuntamenti con la danza contemporanea d’autore" ideata dall’Associazione "Sosta Palmizi"



AREZZO — Domenica 9 aprile, alle ore 18.15 al Teatro Mecenate di Arezzo, l’ultimo spettacolo in scena presenta l’autore, coreografo e danzatore Michele Abbondanza con il suo “I dream”, creato insieme ad Antonella Bertoni e prodotto dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni.

Lo spettacolo è un viaggio frastagliato all’interno dell’immaginario di Michele Abbondanza, nome storico della nuova danza italiana anni Ottanta e co-fondazione della Compagnia Abbondanza/Bertoni.

Per la prima volta da solo sul palco, l’autore ripercorre la sua carriera artistica danzando, suonando, cantando e recitando in una performance ironica ed emozionante.

“Questa prima occasione di solitudine scenica mi induce all’outing coreografico, a una riflessione sul presente in forma di memoria. Proprio la forma, dopo iniziali effluvi di parole, è uscita fuori prepotentemente e così, partito da un punto, mi ritrovo misteriosamente in un altro. Un punto non a caso; un punto che in fondo, conosco bene, dove il corpo, i suoi contorni, spasmi, fragilità, eccessi e difetti, assurgono a unici e definitivi simboli.

Capita che alcune visioni ti prendano le gambe, ti facciano infilare una parrucca e non ti impediscano più di recitare una patetica felicità. E allora danzi la danza degli altri: quando una scimmia balla la polka, tutte le altre scimmie ballano la polka. Poi nel continuum di una reminiscenza dai contorni psichedelici, l’incontro con le maestre passanti che ti insegnano che il movimento non può essere che tuo, unico ed irripetibile, perché solo se è così lo puoi condividere e trasmettere. E allora cerchi i tuoi simili, perché l’unione fa la forza, e fai e sfai un gruppo. E poi l’altra metà del cielo, e poi un angelo e poi l’inferno e poi, e poi… il cabaret di ricordi continua, stante e nonostante il disincanto canto; finalmente canto. È una vita che voglio cantare. Mi lascio volentieri travolgere e stravolgere. Come in un sogno.” (Michele Abbondanza)

Al termine dello spettacolo il pubblico potrà confrontarsi con gli artisti, partecipando ad un prezioso momento di conoscenza e approfondimento, importante sia per gli spettatori che per gli stessi artisti.


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