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Attualità mercoledì 29 marzo 2017 ore 14:00

Nasce la “Rete delle vaccinazioni”

Obiettivo: monitorare e aumentare la copertura anche attraverso un nuovo software al quale potranno accedere i pediatri. Ecco i dati 2016



AREZZO — Arginare la diminuzione delle vaccinazioni grazie ad una rete a cui aderiscono i professionisti del dipartimento di Prevenzione, i medici del distretto (che fanno da raccordo con i pediatri e i medici di famiglia), il direttore della Igiene Pubblica e della Nutrizione Maria Teresa Maurello, i farmacisti del dipartimento del Farmaco e i facilitatori della comunicazione.

Si chiama “Rete delle vaccinazioni e rapporti con le Cure primarie” e l’ha appena costituita Alessandra Bagnoli, responsabile per le vaccinazioni della Asl Toscana sud est, coadiuvata da Elena De Sanctis per il comprensorio di Arezzo e Maria Di Cunto per quello di Grosseto.

“La rete ha il compito di integrare, monitorare e raccordare il processo delle vaccinazioni sia pediatriche che degli adulti con la collaborazione dei medici e pediatri di famiglia, in particolar modo per l’aumento delle coperture rispetto a specifiche patologie quali l’influenza, la polmonite pneumococcica etc” spiega Bagnoli.

Nel 2016 in realtà il dato delle vaccinazioni è tornato a salire, ma negli anni precedenti si era registrata una flessione. Da qui, la decisione di attivare una rete e, soprattutto, un software regionale nel quale vengano registrate tutte le vaccinazioni. La novità importante è che a questo software potranno accedere i pediatri e questo renderà più utili ed efficaci il monitoraggio e la registrazione.

Per quanto riguarda i dati delle vaccinazioni, ad Arezzo oltre 2500 bambini sono stati vaccinati con percentuali del 95,5% per l’esavalente, l’88,4% per morbillo, parotite e rosolia; il 94,5% per il meningococco C e l’89,3% per pneumococco (coperture a 24 mesi). Leggermente più alte le percentuali nelle coperture a 36 mesi. Il punto dolente restano i vaccini antinfluenzali con una copertura per gli ultrasessantacinquenni che si ferma al 58,3%. Per quanto riguarda l’HPV, si è vaccinato l’81,6% delle bambine.

La prevenzione delle malattie infettive è uno dei principali obiettivi della Sanità Pubblica. Le vaccinazioni sono un anello fondamentale nella prevenzione della salute dei cittadini. Molte patologie sono state debellate nel corso degli anni, e così si è ridotta la percezione dell'importanza delle vaccinazioni, unico strumento efficace per combattere il riemergere di malattie scomparse.


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