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Attualità venerdì 25 dicembre 2020 ore 12:30

Natale nel segno della fede e della solidarietà

In Cattedrale la Santa Messa dell'arcivescovo Fontana tra distanziamento e mascherine. Il cestino ai poveri distribuito nel Chiostro di San Domenico



AREZZO — E' il 25 dicembre 2020. Un Natale che non dimenticheremo, segnato dalla pandemia. Il Covid ha sconvolto la nostra quotidianità, l'economia, il tempo libero. E soprattutto ha intaccato la nostra dimensione sociale. Lo vediamo anche oggi, tradizionalmente una giornata di pranzi e riunioni di famiglia, tra il piacere di stare assieme.

Quest'anno tutto ciò non è possibile. Il pericolo del contagio, che già troppe vittime ha causato, è alto. Si attende con ansia il vaccino, in Toscana la campagna parte esattamente tra due giorni. Priorità a personale sanitario e delle Rsa. 

Intanto, però il valore profondo del Natale, della nascita di Gesù, non lo abbiamo perso. Anzi, questa dimensione intima, le difficoltà che ognuno è costretto ad affrontare hanno fatto, ancor più, riscoprire i valori dell'amicizia, della vicinanza, della famiglia. 

Ieri sera la Messa della notte della Vigilia è stata anticipata alle 20,30. Impossibile celebrarla allo stesso orario di sempre, a causa del coprifuoco che scatta alle 22. Non solo, tra le panche distanziamento e gel igienizzante all'ingresso delle chiese. A segnare l'arrivo del Natale, però, le campane a festa di tutta la diocesi a mezzanotte in punto.

Stamani alle 10,30 la Santa Messa in Cattedrale, officiata dall'arcivescovo Riccardo Fontana. Per andarci ovviamente necessaria l'autocertificazione, dato che nei giorni di festa tutta Italia è zona rossa. 

Ma tutto ciò non ha comunque fermato la carità. Alle 12 i volontari e alcuni quartieristi di Porta del Foro e Porta Crucifera hanno distribuito il cestino natalizio della Caritas ai più bisognosi, 60 persone, nel Chiostro di San Domenico. Non è stato possibile, infatti, organizzare il pranzo in presenza nel sottochiesa del Giotto. Ma sono stati creati comunque punti di appoggio, nel rispetto delle norme anti contagio.

Un Natale diverso, ma pur sempre Natale. Nella speranza che il domani sia migliore. Di certo saremo più forti, dopo aver dovuto affrontare così tanto dolore e difficoltà.

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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