Politica martedì 01 febbraio 2022 ore 15:15
Oltre un milione per l'emergenza abitativa
Il vicesindaco Tanti "potenziamento delle misure in attesa del Pnrr". Il sostegno va al contributo affitti e alla morosità incolpevole
AREZZO — Il Pnrr rappresenta una grande opportunità. Il sostegno alla ripartenza necessario, soprattutto dopo la crisi generata dal Covid. Intanto, il Comune di Arezzo sta scaldando i "motori" puntando sulle politiche di coesione sociale – missione 5 - i cui bandi sono calendarizzati nel periodo di tempo che va dalla seconda metà di febbraio a tutto il mese di marzo.
La struttura amministrativa è pronta, infatti, a partecipare a tutte le occasioni utili messe a disposizione grazie agli uffici che ormai da tempo riescono a portare a casa risorse e opportunità sovramunicipali che hanno permesso al bilancio del Comune di essere più forte su queste politiche, senza drenare risorse ad altre voci.
"Per noi il PNRR sarà un’occasione di sistema che si innesterà coerentemente in ciò che già facciamo e che andrà ad aumentare risorse e strategie nell’ambito in particolare delle politiche legate alla grave povertà, alla grave marginalità, e alle conseguenti azioni di accoglienza anche in ambito abitativo - dichiara il vicesindaco Lucia Tanti. - Se la fondazione Arezzo Comunità si occuperà di politiche di promozione e di sostegno al terzo settore e al volontariato, resta sempre più robusta l’azione del Municipio legata ai servizi essenziali e alla grave crisi economica che la pandemia ha prodotto.
Le misure di fondo saranno: forti investimenti per l’accoglienza e sostegno alle politiche abitative con oltre 1 milione di euro tra contributo affitti e morosità incolpevole; partecipazione a linee di finanziamento sovramunicipali per sostenere la moltiplicazione dei cosiddetti centri di servizio, ovvero luoghi dedicati a persone in grave stato di disagio al fine di sostenerle nel reinserimento, nelle loro esigenze di prima accoglienza e nel tutoraggio verso percorsi burocratici utili a fare intercettare loro opportunità e occasioni per uscire dallo stato di povertà; azioni di housing first, - prima la casa -, come modello di intervento finalizzato all’inserimento diretto in appartamenti indipendenti di persone senza dimora in stato di grave marginalità; potenziamento delle azioni di collaborazione con strutture private, segnatamente alberghiere, per la prima accoglienza", spiega Tanti.
"Quello che ci aspetta nei prossimi mesi sono due sfide: introitare più risorse possibili legate a progettualità di potenziamento e di innovazione, ma soprattutto aprire una fase di armonizzazione degli interventi mettendo a sistema più linee di risorse e aprendo una fase di collaborazione e di coprogettazione con tutti i soggetti protagonisti della tenuta sociale della città”, conclude il vicesindaco.
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