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Attualità venerdì 06 novembre 2020 ore 16:06

Pazienti e familiari sempre in contatto

Simona Dei

Si chiama "Stiamo Vicini" ed è il progetto della Asl che mette a disposizione tablet, numeri dedicati per le persone ricoverate e in isolamento



AREZZO — I pazienti Covid all'ospedale San Donato aumentano. Gli aretini ricoverati devono stare in isolamento, lontani da amici e familiari. Accuditi da medici e infermieri nella lotta contro il virus. Proprio in questi momenti la vicinanza ad una persona cara più aiutare il paziente che, almeno moralmente, torna ad avere un supporto importante.

Così la Asl ha attivato il progetto "Stiamo Vicini" che, attraverso la tecnologia, permetta di poter restare in contatto anche quando le condizioni di isolamento lo impediscono. 

Grazie a questo percorso il paziente manterrà aperta la comunicazione con i propri affetti, è possibile per il familiare interagire con il proprio congiunto ricoverato, l’operatore sanitario, grazie a questi strumenti diventa la figura di riferimento per la famiglia del paziente e non ultimo tutti, sia pazienti che familiari, ma anche operatori sanitari possono usufruire di supporto psicologico attraverso video-colloqui con psicologi e professionisti di riferimento. 

Questo progetto non è rivolto esclusivamente ai pazienti Covid, ma, in questa fase di grande criticità anche a pazienti ospiti delle Rsa e degli Hospice. E’ previsto, in casi particolari, l’utilizzo di questi strumenti anche a domicilio.

“Chi è ricoverato in degenza Covid o in terapia intensiva unisce la solitudine all’ansia e alla sofferenza. Non ha la possibilità né di vedere né di comunicare con il propri cari. L’Asl  implementa il progetto “Stiamo vicini” - afferma Simona Dei, direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est-  attivo fin dalla prima fase della pandemia, per garantire un ponte tra ospedale e casa capace di mettere in comunicazione sia il paziente con i familiari che i familiari con i medici: telefono dedicato, videochiamate e supporto psicologico".

Con questa tecnologia il paziente può parlare con i suoi cari e questi hanno anche la possibilità di dialogare con i medici di riferimento. 
A questo si aggiunge la presenza di uno psicologo a disposizione non solo di pazienti e familiari ma che di operatori sanitari: “Lo stress emotivo è infatti forte per tutti, soprattutto per coloro che sono nei reparti a più alta intensità di cura” - conclude Simona Dei.

A questa linea di comunicazione se ne aggiunge una seconda che è tra i medici e i familiari che così possono essere informati sulle condizioni del loro congiunto.
Il progetto “Stiamo vicini” è attivo negli ospedali covid, sia al San Donato di Arezzo che al Misericordia di Grosseto.
I medici garantiscono già un contatto diretto quotidiano con i familiari dei pazienti ricoverati, sia in terapia intensiva che nelle aree mediche covid.
Al San Donato di Arezzo è stato attivato anche un numero di telefonia cellulare (366933765) che può essere utilizzato dai familiari di pazienti ricoverati in terapia intensiva, per avere informazioni ulteriori attivo nella fascia oraria 10,00 - 12,00 dal lunedì al venerdì.
Al Misericordia di Grosseto questi i i numeri di telefonia a disposizione dei familiari:
Terapia Intensiva Covid-19 (3481047541) Dalle 13.30 alle 14.30
Degenze Covid-19 (3341047541) dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20
Accoglienza di PS e PS OBI COVID (3357670784) 24 ore su 24


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