Per le donne un altro modo di lavorare è possibile

Ne è certa la Cgil che promuove una riflessione su una tematica particolarmente sentita. L'esperienza emblematica di Virginia Scirè

AREZZO — L’appuntamento è per le 10 di martedì 14 giugno nei locali dell’Hotel Minerva di Arezzo. Interverranno Susanna Camusso, Segretaria nazionale della Cgil nel decennio scorso e la psicoterapeuta Benedetta Ricci. In collegamento ci saranno la storica Alessandra Pescarolo, già dirigente Irpet e docente universitaria, Virginia Scirè, imprenditrice di Castelfranco Veneto.

“La sua esperienza – commenta Gabriele Innocenti, segretario provinciale della Filctem Cgil – è particolarmente significativa. In Italia non ci sono solo imprese che discriminano le donne, le pagano meno, le fanno fare meno carriera, le penalizzano se e quando decidono di avere figli.

Nell’azienda di Virginia Scirè l’organizzazione del lavoro è invece calibrata proprio sulle esigenze delle donne. Non solo con gli orari ma anche con la possibilità, per le mamme, di portare il figlio al lavoro. Un altro modo di lavorare, per le donne, è quindi possibile. Ben lontano dagli storici atteggiamenti di un’imprenditoria, non solo maschile, che rendono difficile se non impossibile il lavoro a molte donne”.

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