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Attualità martedì 02 dicembre 2025 ore 17:00

Poti Pictures: in tre anni è cambiato lo sguardo

Il bilancio del primo triennio di Academy: da idea sperimentale a modello unico in Italia. Ora gli Studios polo nazionale di cinema e partecipazione



AREZZO — La conferenza stampa di oggi ha segnato la chiusura di un triennio decisivo per la Poti Pictures, divisione cinematografica della Cooperativa ‘Il Cenacolo. Tra il 2022 e il 2025 un’idea sperimentale è diventata un modello unico in Italia, capace di ridefinire la formazione, il linguaggio cinematografico e la narrazione della disabilità. Un percorso che la Cooperativa ha sostenuto e ampliato, accompagnando una crescita che ha portato alla nascita dei Poti Pictures Studios e di un metodo certificato dall’Università di Siena che permette a persone con disabilità intellettiva e relazionale di diventare attori.

La Poti Pictures Academy è stata il cuore di questa trasformazione: tre anni, tre classi e percorsi calibrati sulle fragilità e sulle potenzialità di ogni attore. Il metodo integrato - educativo, psicologico e cinematografico - ha permesso di lavorare in profondità sulle emozioni, sull’immedesimazione e sulla tecnica, guidati da professionisti del cinema nazionale e internazionale oltre che dal team multidisciplinare della Poti Pictures composto da Daniele Bonarini, Sara Borri e Michele Grazzini.

Il triennio ha prodotto risultati notevoli: 7 cortometraggi, 29 spot, 106 video, campagne per enti nazionalie internazionali, collaborazioni con Revok Film e produzioni destinate anche a canali istituzionali. A questo si è aggiunta la sperimentazione social con la webserie in lavorazione insieme a “Educazione Cinica”, che ha ampliato linguaggi e pubblici.

Il set è diventato un luogo di apprendimento reale, e ogni Premiere ha restituito il senso di una crescita collettiva. Da qui la domanda inevitabile: E dopo? La risposta è arrivata con la nascita dei Poti Pictures Studios, un polo stabile in cui attori formati possono continuare a crescere, lavorare, entrare in produzioni reali, ricevere compensi, trovare spazi e responsabilità nuove.

Gli Studios, però, non sono solo un luogo di produzione: sono diventati uno spazio aperto alla città, alle scuole, ai giovani, ai professionisti della cultura e della comunicazione. Una casa creativa dove la diversità non è un limite: «Quando si costruisce un linguaggio condiviso, tutto diventa possibile - ha

dichiarato Daniele Bonarini, regista e fondatore della Poti Pictures - Gli Studios sono il completamento naturale di un percorso: qui i talenti crescono, trovano continuità, si confrontano con il mondo del lavoro. Cambiare la narrazione della disabilità è tutt’oggi il nostro obiettivo».

La psicologa della Poti Pictures, Sara Borri, ha ricordato l’impatto umano del percorso: «Ogni partecipante affronta un viaggio complesso, emotivo e trasformativo. I risultati parlano da soli: crescita personale, consapevolezza, autonomia, responsabilità. Gli Studios nascono per non interrompere questa evoluzione, ma per farla diventare progetto di vita».

Accanto al racconto interno, la conferenza ha dato voce al territorio e ai partner che hanno accompagnato la Poti Pictures in questi anni.

Il Vicesindaco del Comune di Arezzo, Lucia Tanti, ha definito Poti Pictures «La dimostrazione concreta di cosa accade quando una comunità decide di investire sul talento di tutti. Qui non si parla solo di inclusione: qui si costruisce cultura, lavoro, partecipazione. È un progetto che rende Arezzo un riferimento nazionale e che ci ricorda che la disabilità non è un limite, ma una lente attraverso cui riscoprire il valore umano e creativo della nostra città».

La conferenza si è chiusa con lo sguardo rivolto al futuro: dal 2026 al 2028 i Poti Pictures Studios diventeranno un polo stabile nazionale dedicato al cinema e alla partecipazione. Un luogo dove cresceranno nuove produzioni, nasceranno collaborazioni con le scuole e con il cinema italiano. Verranno avviati percorsi formativi multidisciplinari e si lavorerà per creare opportunità professionali concrete per gli attori formati.

Ciò che tre anni fa era una scommessa, oggi è un’identità. Nel nuovo triennio Poti Pictures rilancia la sua sfida più grande: cambiare lo sguardo sulla disabilità. E lo fa chiamando a raccolta istituzioni, comunità e mondo produttivo. Perché il cambiamento, ormai, non è più un progetto: è un impegno collettivo.

La mattinata ha visto anche la partecipazione di alcuni attori della Poti Pictures. La loro presenza ha restituito il senso più concreto del percorso compiuto in questi anni.

È stata inoltre presentata, in anteprima, la nuova produzione video realizzata dagli Studios: lo spot per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra domani, 3 dicembre: un contributo che si inserisce nel dibattito nazionale con l’intento di proporre una narrazione più autentica, rispettosa e coraggiosa della disabilità. Un lavoro che riflette la missione degli Studios: continuare a trasformare lo sguardo sulla disabilità spostandolo sulla ‘persona’ attraverso la forza delle immagini.


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