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Attualità mercoledì 23 dicembre 2020 ore 16:26

Nomine alle partecipate, Stella detta le regole

Il presidente del Consiglio comunale Stella

Tema molto delicato e che ha infiammato il Consiglio comunale. Accolto anche un emendamento dei Pentastellati in chiave trasparenza



AREZZO — Nomina alle partecipate, questo è il dilemma. Il Consiglio comunale si è infuocato su questo aspetto e così il Presidente Stella ha voluto chiarire i nuovi criteri che porteranno il Comune a fare dette nomine. Prima di tutto è stata accolta la mozione presentata dal consigliere pentastellato Michele Menchetti che porta l'atto ad assumere criteri di maggiore trasparenza.

Entrando nel merito delle nomine il presidente Stella ha sottolineato che innanzitutto l’organo amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico. L’assemblea societaria, con delibera motivata, con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo comunque conto delle esigenze di contenimento dei costi, potrà disporre che la società sia amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri. In questa ultima ipotesi il controllo di tali atti è affidato, come prescrive il Testo unico delle società partecipate, alla Corte dei Conti competente e al ministero dell’Economia e Finanze a cui gli atti medesimi devono essere inviati.

In secondo luogo, i mandati degli organi amministrativi e di controllo non possono di norma superare complessivamente i due anni completi e consecutivi. Nel procedere alle nuove nomine si deve, comunque, tenere in considerazione la necessità di dare continuità all’azione amministrativa così che, in sede di rinnovo dell’organo, c’è la possibilità di derogare al principio suddetto con atto, decreto di nomina o delibera assembleare, specificamente motivato”.

Circa gli altri contenuti, la delibera non si è discostata da quella che era la cornice regolamentare approvata dal Consiglio Comunale nel 2015. Quindi: rispetto del principio di equilibrio di genere nelle nomine, cause di incompatibilità, inconferibilità e conflitto d’interesse, avviso pubblico che elenca gli enti presso i quali si deve procedere a nomine, con il sindaco chiamato a effettuarle scegliendo tra coloro che, a seguito dell’avviso stesso, abbiano espresso le loro disponibilità tramite auto-candidature o siano stati candidati dalle associazioni od organizzazioni operanti nel territorio. 

Nel caso non vengano presentate candidature o siano inferiori al numero di membri da nominare o, a giudizio insindacabile del sindaco, inadeguate rispetto all’incarico, il primo cittadino provvede direttamente fornendo al presidente del Consiglio Comunale le motivazioni della scelta.
Una volta nominati e designati, i soggetti dovranno conformare la loro condotta ai principi di correttezza, buon andamento, imparzialità, trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e della gestione imprenditoriale, agli indirizzi e alle direttive formalmente impartite loro dall’amministrazione comunale e devono se richiesto relazionare presso le commissioni consiliari. Altrimenti possono andare incontro a revoca anticipata, determinazione di cui il sindaco deve dare comunicazione al Consiglio Comunale nella prima seduta successiva all’adozione del relativo provvedimento.


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