Attualità sabato 06 febbraio 2021 ore 20:05
Rissa al Prato e delirio in San Francesco
Il popolo dei giovanissimi ancora protagonista. Volano pugni e calci, Carabinieri in azione. In Piazza il solito fiume di ragazzini "senza regole"
AREZZO — Ci risiamo. Negli ultimi due giorni 43 positivi in città e 115 in tutta la provincia. Questi i numeri del contagio che preoccupano tutti ma non interessano ai giovanissimi aretini.
Sì, perché il sabato sera i ragazzini perdono ogni senno. A piazza San Francesco è impossibile avvicinarsi. Un fiume di giovani con il bicchiere in mano, appiccicati l'un l'altro e mascherina tassativamente abbassata. Non esistono regole e tantomeno rispetto per gli altri. Pure il sindaco Ghinelli lo ha visto. E' passato, o almeno ci ha provato vista l'affluenza, insieme all'assessore Carlettini. Inevitabile la chiamata alla Polizia Municipale per cercare di placare questa "orda" di irresponsabili, ma il risultato non cambia. Qualche minuto di tregua per poi tornare a "far festa".
Salendo nella parte alta della città anche al Prato c'è il "mondo". Centinaia di persone. Qui gli spazi ci sarebbero, basterebbe rispettare le distanze imposte dai decreti o dal buon senso. Invece no, "tutti insieme appassionatamente". Ma non solo.
Un gruppetto è venuto a contatto con un altro. La rissa che ne è scaturita è qualcosa di assurdo e inaudito. Calci, pugni, urla. I racconti dei presenti parlano di gesti folli e violenti con protagonisti molti minorenni. Sul posto sono intervenute tre pattuglie dei Carabinieri che hanno fermato qualche giovane mentre il resto dei "facinorosi" scappava in ogni dove.
E' vero che la voglia di uscire è tanta e non ha età ma l'intelligenza è tutta un'altra cosa.
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