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Attualità giovedì 08 ottobre 2020 ore 10:48
Sanità, quasi 4 anni per la nuova Pet Tac
La notizia della Asl, sull'arrivo del macchinario, allenta la tensione. Ma restano i lunghi ritardi. Rabbia Calcit: "Non deve succedere più"
AREZZO — Un "parto" in confronto non è niente. 9 mesi, infatti, sono ben poco rispetto ai quasi 4 anni che la città di Arezzo, ma non solo, ha aspettato la Pet Tac per la Medicina Nucleare.
Finalmente il macchinario è arrivato al San Donato e da lunedì 12 ottobre, come comunicato dalla Asl Toscana sud est, inizierà l'installazione che durerà due mesi.
Si tratta di uno strumento altamente innovativo, digitale (uno dei pochi in italia) e consentirà prestazioni ottimali con abbattimento delle liste di attesa. Resta comunque un dato di fatto: l'altra "attesa", quella partita a inizio 2017, con la richiesta formale.
Cosa sia accaduto dopo, è difficile dirlo. Un "percorso di passione" tra burocrazia, rallentamenti, ritardi, scarsa organizzazione, soprattutto per quanto riguarda il lavoro di Estar, l'ente regionale che si occupa degli acquisti.
A più riprese il Calcit, ma non solo, ha chiesto chiarimenti alla Asl e alla Regione su questa attesa inspiegabile, che ha messo in forte difficoltà sia i professionisti del San Donato che i pazienti. Più di una volta infatti, negli ultimi anni, la vecchia macchina si è inceppata o non ha funzionato a dovere, costringendo i pazienti a tornare a casa senza aver eseguito l'esame. Una situazione che per i medici era diventata insostenibile.
"Meglio tardi che mai - spiega il presidente del Calcit Sassoli - Ma un percorso di 4 anni è veramente troppo! È inderogabile che Estar debba essere maggiormente efficiente nei tempi. Ricordo inoltre che la Medicina nucleare a suo tempo è stata declassato da 'Unità operativa complessa' a 'Unità operativa semplice'. Questo è il momento di ridare alla Medicina Nucleare di Arezzo l'Unità Complessa, che ne riconosca appunto la complessità e le professionalità occorrenti in questo settore".
Simona Buracci
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