Sport mercoledì 25 maggio 2022 ore 12:03
Offese, il Comune sta con la dirigenza amaranto
Scapecchi “città, squadra e tifoseria meritano altri palcoscenici. L’amministrazione auspica una rapida risalita nelle categorie che ci competono”
AREZZO — Dopo la sconfitta di sabato contro il Follonica Gavorrano nella gara di play off c’è grande amarezza nell’ambiente del Cavallino. La società ha smentito le notizie riguardanti la possibile acquisizione di nuove realtà calcistiche emerse negli ultimi giorni su alcuni media ed anzi ha ribadito la volontà di andare avanti. E' concentrata solo ed esclusivamente nella riorganizzazione della propria struttura dirigenziale e sportiva, al fine di garantire il miglior futuro possibile al club amaranto per tornare quanto prima nelle categorie professionistiche.
Anzi, la società ha voluto stigmatizzare quanto accaduto nel dopo partita di Arezzo-Follonica Gavorrano con frasi dai toni offensivi e minacciosi nei confronti della dirigenza amaranto e della famiglia Manzo, seppur espressione di un piccolo gruppo di spettatori. La stessa dirigenza si dice consapevole dell’amarezza per il risultato sportivo, ma ciò non toglie che le offese e le frasi particolarmente ingiuriose non possono trovare alcuna giustificazione.
Anche l’assessore allo sport del Comune di Arezzo Federico Scapecchi, attraverso una nota, esprime solidarietà alla famiglia Manzo e auspica una risalita rapida nelle categorie che città, squadra e tifosi meritano “accolgo con piacere la conferma dell’impegno a favore del sodalizio sportivo da parte della proprietà dell'Arezzo calcio e condivido l’auspicio di poter rivedere presto la squadra calcistica più rappresentativa della città militare in un campionato professionistico, magari già dalla prossima stagione qualora, nonostante la mancata promozione sul campo, si aprano le porte per un eventuale ripescaggio.
L’amministrazione comunale, come noto, a seguito dell’impegno della società circa l’esecuzione di alcuni lavori di miglioria, ha rinnovato la concessione dello stadio alla società sportiva fino al 2026: la disponibilità di un impianto in regola con i parametri della Serie C è condizione necessaria per poter coltivare questa ambizione.
La tifoseria ha dimostrato anche in occasione dell’ultimo match stagionale, se mai ce ne fosse bisogno, di meritare palcoscenici più prestigiosi delle serie dilettantistiche. Tifoseria che, al pari di tutta la città, non è e non può essere rappresentata dai pochi che si sono resi protagonisti in negativo con offese e ingiurie: desidero pertanto condannare l’episodio di violenza verbale andato in scena in tribuna sabato scorso e allo stesso tempo esprimere la mia solidarietà alla famiglia Manzo”.
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