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Attualità domenica 28 febbraio 2021 ore 09:00
Scuole chiuse, preoccupazione tra le famiglie
Decisione importante per limitare la diffusione del contagio, in forte aumento negli ultimi giorni. I genitori corrono ai ripari per riorganizzarsi
AREZZO — Il sindaco Alessandro Ghinelli con una delibera ha stabilito la chiusura delle scuole Elementari, Medie e Superiori da lunedì, 1 marzo, fino al 13 compreso. In pratica per due settimane. Con una prima verifica per le Primarie di primo grado dopo sette giorni, che potrebbe riportare gli alunni in aula in anticipo, rispetto a questa calendarizzazione iniziale.
Una scelta difficile, ma necessaria - come ha sottolineato anche il primo cittadino - che è stata presa in accordo con la Asl, considerato l'aumento troppo consistente dei casi, registrato negli ultimi giorni nel capoluogo.
La decisione è stata comunicata da Ghinelli, venerdì intorno alle 18, durante la consueta diretta Facebook per fare il punto sul contagio in città. Da quel momento, nelle chat scolastiche dei genitori, si è creato un vero e proprio tam tam. Un misto tra preoccupazione e necessità di riorganizzarsi quanto prima, in vista di lunedì quando i bambini ed i ragazzi resteranno a casa. La stessa reazione l'hanno avuta anche gli insegnati. In special modo le maestre ed i maestri delle Elementari che da settembre erano riusciti ad evitare sempre la didattica a distanza, apparte qualche caso di quarantena.
Famiglie e scuole sono state prese un pò alla sprovvista. Ed è scattata immediatamente la caccia per trovare soluzioni adeguate. Babbi e mamme, essendo comunque in zona arancione seppur con le scuole chiuse, lavorano. C'è quindi la necessità di lasciare i figli in buone mani, da quelli più piccoli ai più grandi, ed anche nella condizioni di poter seguire le lezioni a distanza. Queste ultime, soprattutto per la Primaria, sono ancora in fase di organizzazione. Tanti anche gli studenti che, ad esempio, hanno lasciato libri e quaderni, o altro materiale, in classe, pensando di tornarci dopo il weekend. Anche se verrà comunque garantita la possibilità di recuperare tutto, data la presenza dei custodi.
Nonostante questo empasse iniziale e il forte dispiacere per veder sospesa ancora una volta la scuola, anche se ormai il rodaggio per fare lezione davanti ad un computer sia a buon punto, visti i precedenti, è comune il sentore che per prima cosa vada tutelata la salute. Quindi, se ci viene chiesto un ulteriore sacrificio è bene affrontarlo, purché tutti mettano in atto la responsabilità necessaria. Ancora oggi, ad un anno dall'inizio della pandemia.
Claudia Martini
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