Politica martedì 23 marzo 2021 ore 15:23
Positività pari allo 0,3%, "si riaprano le scuole"
Presa di posizione dei consiglieri Pd, Mattesini e Vaccari, che auspicano una ripartenza anche per togliere le famiglie dalla difficoltà
AREZZO — Netta presa di posizione dei consiglieri del Pd, Valentina Vaccari e Donella Mattesini: "riapriamo le scuole" dicono all'unisono aggiungendo "la chiusura non frena la diffusione del Covid e mette in ginocchio le famiglie". E forniscono anche una ricerca pubblicata su un quotidiano nazionale: "su un campione di 7,3 milioni di studenti e 770 mila insegnanti, che copre il 97% delle scuole italiane, il tasso di positività risulta inferiore all’1% dei tamponi. Ricordiamo che ad Arezzo il tasso è notevolmente inferiore all’1%, ossia lo 0,3%, dato del Provveditorato".
Da qui l'attacco a quanto deciso in città "i nostri Amministratori locali – che forse non si documentano a sufficienza – continuano imperterriti a chiudere gli istituti scolastici aretini, mettendo in difficoltà famiglie intere, soprattutto le donne che devono sempre conciliare lavoro e cura dei figli. Il sindaco Ghinelli con l’ordinanza 5/2021, annunciata da Facebook, poiché si trovava in Usa, sospese l’attività didattica in presenza per arginare – a dir suo - la diffusione del contagio e scongiurare il passaggio in zona rossa. Ma, facile da prevedersi, questo unico provvedimento isolato, non accompagnato da serie di misure di contenimento, come chiusura dei parchi, contingentamento degli ingressi a mercati e centri commerciali, non è servito a nulla e siamo pertanto - nonostante la chiusura delle scuole - precipitati in zona rossa il 15 marzo".
"Il vicesindaco più vote ha accusato le famiglie di non saper gestire i propri figli, creando un precedente per additare bambini e ragazzi come responsabili principali della diffusione del virus. Non ha pensato il nostro vicesindaco al fatto che tutto era stato lasciato aperto? Incatenare i ragazzi allo schermo dalle 8 alle 13 non risolve il problema. Non sanno che piazza Sant’Agostino era ogni sera gremita di ragazzi e adulti, con la mascherina calata che bevevano birre e discorrevano? Cosa si aspettavano senza seri contingentamenti e i controlli?" proseguono Vaccari e Mattesini senza peli sulla lingua.
E concludono "questo è il fallimento di un’Amministrazione che dopo un anno di pandemia insiste ad agire in modo autonomo e svincolato senza confrontarsi con Provveditore e Asl, facendo ciò che risulta più veloce, chiudere le scuole, quando ormai il personale docente e non docente è quasi tutto vaccinato".
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