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Attualità sabato 01 ottobre 2022 ore 19:25

Con il caro carburante aziende aretine a secco

La Cia definisce il bonus solo una misura tampone. E sollecita un tetto all'energia per evitare la chiusura di decine di imprese agricole



AREZZO — “Il credito d’imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute dalle imprese agricole per l’acquisto di carburante è stato esteso anche all’ultimo trimestre 2022”. Lo annuncia Massimiliano Dindalini, Direttore Cia, commentando la situazione generata dai forti rincari energetici con cui devono fare i conti aziende agricole e agriturismi.

“Mentre il caro energia corre mettendo sempre più in difficoltà i bilanci delle imprese del settore, con il DL Aiuti ter arriva l’ulteriore misura tampone, fortemente sollecitata da Cia nazionale. Vale per le spese sostenute da ottobre a dicembre non solo per i mezzi ma anche per il riscaldamento di serre e fabbricati produttivi. E’ un ulteriore provvedimento emergenziale contro il caro energia, che necessita di essere affrontato in modo più deciso con le misure che la nostra organizzazione ha già illustrato ai nuovi eletti a livello nazionale, regionale e territoriale”, continua Dindalini.

Il quadro resta fortemente preoccupante, segnato dall’inflazione che continua a correre e da una bolletta elettrica che continua ad impennarsi, con conseguenze sempre più drammatiche sui bilanci delle aziende agricole e delle famiglie.

“Il tempo è scaduto – aggiunge la presidente Serena Stefani - Abbiamo assolutamente bisogno di stabilità, con un nuovo governo capace di mettere in campo misure strutturali anticrisi che possano ridare fiducia a imprese e cittadini. Il caro-energia ha ormai raggiunto livelli insopportabili e sono decine le aziende che, anche nella nostra provincia, rischiano di chiudere perché non sono più in grado di sostenere nuovi aumenti dei costi. Nel frattempo, le famiglie continuano a perdere potere d’acquisto, per colpa di prezzi sempre più alti, anche per comprare il cibo, con i beni alimentari cresciuti dell’11,5% a settembre sullo scaffale del supermercato, senza alcun vantaggio per gli agricoltori. E’ indispensabile soprattutto lavorare per un blocco del prezzo del gas e per autorizzare le imprese agricole a immettere in rete energia elettrica prodotta con il fotovoltaico oltre i propri livelli annui di autoconsumo".

”.


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