Attualità giovedì 12 marzo 2020 ore 15:22
Sindacati,"Sicurezza o ammortizzatori sociali"
Per Cgil, Cisl, Uil in molte aziende produttive di Arezzo non ci sono garanzie di contenimento del Coronavirus e chiedono la sospensione lavorativa
AREZZO — I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil (Alessandro Mugnai, Marco Salvini e Cesare Farinelli) inviano una lettera al Prefetto, ai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci e delle Unioni dei Comuni e ai Presidenti delle associazioni di categoria Confindustria, Confapi, Confartigianato, CNA, Ascom, Confesercenti, Legacoop, Coldiretti, Confagricoltura, ABI, evidenziando le loro perplessità in merito al decreto del governo, varato ieri sera, che consente il mantenimento delle attività nelle aziende produttive purché venga garantita sicurezza e prevenzione dal contagio.
I sindacati sottolineano che in molte attività ci sono difficoltà a reperire i materiali per l'ordinaria sanificazione.
"Pur garantendo quei servizi e merci essenziali - scrivono in una nota - facciamo appello affinché le Istituzioni locali incoraggino maggiori disposizioni e controlli della pubblica sicurezza – vista, nei fatti, l'impossibilità di presidio e di controllo in loco degli organi ispettivi normalmente preposti - utili ad una ulteriore riduzione delle attività sino, ove necessario, alla sospensione momentanea lavorativa con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in essere e in particolare quelli in discussione affinché si determini valevole sostegno al lavoro, alle famiglie e alle imprese".
Secondo Alessandro Mugnai, Marco Salvini e Cesare Farinelli questa scelta "permetterebbe maggiore tutela per i lavoratori, per i loro cari, per la cittadinanza tutta, oltre alla difesa del nostro sistema produttivo ancora sotto la morsa della crisi ma anche per evitare il collasso del nostro Sistema Sanitario".
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