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Attualità venerdì 11 giugno 2021 ore 09:49

Social Network, un boomerang per l'avvocato

Rossella Angiolini

Rossella Angiolini scrive un post "infelice" e scatena un pandemonio. Il Pd chiede la sua revoca dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia



AREZZO — E' proprio vero che i Social Network vanno usati con moderazione altrimenti possono far male alla salute. Nell'era dell'online scrivere un post richiede tanta attenzione e non può essere sottovalutato. Questo è quanto è successo a Rossella Angiolini che ha postato una frase tanto infelice quanto assurda per una persona che ha sempre combattuto per i diritti delle donne.

Ora che l'avvocato sia persona legata ad un mondo politico, forse ormai estinto, di centrodestra è fatto noto a tutti. Ha vissuto gli anni d'oro di Forza Italia rappresentando un punto di riferimento cittadino e regionale del partito di Berlusconi. E' stata assessore al comune di Arezzo, Consigliere regionale e si è pure candidata a sindaco perdendo contro Fanfani. Quello è stato l'ultimo atto di una carriera politica a dir poco vivace. Poi tanti anni in "naftalina" per ripresentarsi, chiamata da Silvia Chiassai, come presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Arezzo. In questo ruolo ha alzato la voce, ha denunciato le violenze delle quali ancora oggi le donne sono vittime, si è spesa affinché il "gentil sesso" (così si diceva una volta) acquisisse quei diritti che tutti danno per scontati ma che purtroppo ancora non vengono garantiti.

E poi cosa fa? Scivola su una buccia di banana e cade pesantemente a terra. Il rumore è enorme. E non poteva essere altrimenti visto il ruolo, la storia e la professione di Rossella Angiolini. In un post sui Social apostrofa con termini a dir poco "assurdi" le donne di centrosinistra e lo fa parlando di un fatto tanto grave quanto inquietante come il caso Saman.

Ora, cosa sia scattato in testa ad una donna matura, stimata professionista come Rossella Angiolini proprio non lo sappiamo. Certo è che la sua caduta di stile ha scatenato un putiferio mediatico. Unanime la critica e censura alle sue parole. Il Pd non si è limitato a censurare l'accaduto ma ha scritto a Silvia Chiassai chiedendo di adottare seri provvedimenti e di ritirare il ruolo fiduciario di presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia da lei stessa attribuito a Rossella Angiolini. 

Una gatta da pelare quindi. Anche perché Silvia Chiassai è donna molto concreta, attenta ai dettagli e allo stile, caratteristiche che ha portato tanto in Provincia quanto in comune a Montevarchi. In più si va verso le elezioni amministrative e la Chiassai, politicamente, è una che sa muoversi molto bene in un mondo che si è evoluto e che, evidentemente, non appartiene più a Rossella Angiolini.

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


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