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Attualità mercoledì 02 settembre 2020 ore 14:50

A​rezzo termometro politico della Toscana

Le intenzioni di voto accorciano la distanza tra Giani e Ceccardi. Domani la candidata del centrodestra in città con Ghinelli



AREZZO — Sale la temperatura in vista del voto. E almeno qui, il Covid non c'entra. La temperatura è quel sentiment tipico della competizione elettorale dei desiderata di chi si candida a rappresentare i cittadini dentro le istituzioni. Mancano diciassette giorni al voto e si rincorrono analisi, ipotesi, ragionamenti che salgono e scendono anche sull'onda dei sondaggi, o meglio, delle rilevazioni sulle intenzioni di voto (definizione oggi molto trendy) che circolano per sondare il polso e l'umore di chi dovrà dire come la pensa e decidere su chi “investire” la propria fiducia dentro la cabina elettorale.

La Toscana è la “grande osservata speciale” nelle rilevazioni degli esperti insieme a Marche e Puglia. Due regioni, quest'ultime, governate dal centrosinistra dove si rischia il sorpasso, con il centrodestra dato in vantaggio. La coalizione guidata da Salvini, Meloni e Berlusconi accarezza l'idea di una vittoria 4 a 2 sul centrosinistra nelle regioni al voto il 20 e 21 settembre.

In Toscana i sondaggi, ultimo in ordine temporale quello pubblicato dal Sole24Ore, fotografano una situazione “aperta” e forse per la prima volta in maniera consistente, registrano la contendibilità di una regione storicamente tra le roccaforti della sinistra. Al punto che secondo il rilevamento pubblicato dal quotidiano di Confindustria, la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Susanna Ceccardi (Lega) otterrebbe il 42,5 per cento del gradimento del campione intervistato mentre il candidato del centrosinistra Eugenio Giani (presidente uscente del Consiglio regionale toscano) sarebbe al 43 per cento. Fanalino di coda la candidata 5Stelle Irene Galletti con l'8,3 per cento. 

Percentuali, per quanto soggette alla volatilità delle intenzioni di voto a più di due settimane dall'appuntamento elettorale, che tuttavia danno chiaro il quadro di una battaglia giocata all'ultimo voto, senza rendite di posizione. Da questo punto di vista Arezzo e l'esito della partita per le comunali giocano un ruolo strategico perchè se dalle urne uscirà vincitore il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, il dato andrebbe a rafforzare l'obiettivo che il centrodestra si è dato con Ceccardi: conquistare la roccaforte rossa. 

Anche per questo la candidata alla presidenza della Regione, domani (giovedì 3 settembre) sarà ad Arezzo al fianco del sindaco Ghinelli in una kermesse in piazza Giotto (dalle 17) promossa dalla lista Forza Italia-Arezzo nel cuore. Si alterneranno sul palco il senatore Massimo Mallegni, commissario regionale di Fi, il parlamentare azzurro Maurizio D'Ettore, il coordinatore provinciale del partito Bernardo Mennini, oltre ai candidati alle elezioni comunali e regionali.

Forse per la prima volta la partita vera per la Regione esce dai confini "fiorentinocentrici" e a fare la differenza potrebbero essere città e territori periferici, con Arezzo in testa. Insomma, nella nostra regione si profila una sfida al cardiopalma.

Se i sondaggi danno il centrodestra avanti nelle Marche e in Puglia incollato al centrosinistra di Michele Emiliano, in Toscana Giani e la coalizione che lo sostiene si giocano davvero tutto. Non solo la faccia (politica), ma anche una storia.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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