Attualità martedì 26 agosto 2025 ore 08:00
Un convegno sulle buone pratiche per l’Alzheimer

Un convegno per rendere Arezzo un modello di buone pratiche per l’Alzheimer. A confronto sulle sfide legate alla malattia
AREZZO — Medici, istituzioni, associazioni, operatori sanitari e caregiver a confronto sulle sfide collegate alla malattia d’Alzheimer. L’appuntamento è fissato per giovedì 18 settembre, alle 18.00, quando la Sala Rosa del Comune di Arezzo diventerà sede della tavola rotonda dal titolo “Alzheimer, vietato abbandonare le famiglie” che proporrà un’occasione di condivisione, riflessione e informazione su una patologia sempre più diffusa e impattante che conta 700.000 casi solo in Italia e 85.000 in Toscana.
Il focus dell’evento, promosso da Antonio Rauti (consigliere con delega al sociale della Casa di Riposo “Fossombroni”), riguarderà soprattutto le problematiche vissute dalle famiglie che ogni giorno si trovano a gestire difficoltà pratiche, emotive ed economiche legate alla cura di una persona con Alzheimer, spesso in condizioni di solitudine e con risorse limitate. L’incontro, dunque, approfondirà i bisogni di supporto concreto, i servizi disponibili sul territorio, le prospettive di miglioramento dell’assistenza e le buone pratiche di collaborazione tra enti pubblici, privato sociale e volontariato, con l’obiettivo di costruire una rete più forte e inclusiva attorno ai malati e a chi se ne prende cura. «La prima problematica - ricorda Rauti, - è la carenza di posti letto in strutture capaci di farsi carico della persona con Alzheimer con risorse, strumentazione e personale adeguato ai singoli casi. Questa criticità è ulteriormente emersa pochi giorni fa con la chiusura di due strutture alle porte di Arezzo, con una notizia che ha gettato nello sconforto i familiari per il futuro dei loro cari. A loro è necessario fornire risposte tempestive e, soprattutto, assistenza qualificata».
Il convegno, moderato da Luca Caneschi (direttore di Amaranto Channel), sarà introdotto dallo stesso Rauti ed entrerà poi nel vivo con gli interventi di relatori qualificati che tratteranno il tema dell’Alzheimer da un punto di vista sanitario, sociale e psicologico. Una presentazione della malattia e dei supporti previsti dalla sanità pubblica sarà offerta dal dottor Piero Coleschi (primario di neurologia dell’ospedale San Donato), poi sono in scaletta le parole di Lucia Tanti (vicesindaco del Comune di Arezzo), di Guido Pratesi e di Stefano Rossi (rispettivamente presidente e consigliere dell’ARET ASP - Associazione Regionale Toscana delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona), di Debora Testi (presidente della Casa di Riposo “Fossombroni”) e di Silvana Repetti (presidente dell’AIMA - Associazione Italiana Malattia di Alzheimer). Un ulteriore contributo arriverà dalle dottoresse Elisa Sandroni ed Erika Picchi, entrambe psicologhe, che approfondiranno i temi della solitudine del paziente e della necessità di fornire un supporto ai familiari. «Occorre fare rete - aggiunge Rauti, - e unire competenze, risorse e volontà per garantire ai malati e alle loro famiglie non solo assistenza, ma anche dignità, sicurezza e certezza di non essere mai soli. L’obiettivo è di rendere la città di Arezzo un modello di buone pratiche sociali e sanitarie per l’Alzheimer».
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