Una borraccia sotto l'albero dei piccoli studenti

AREZZO — L'acqua è un bene primario che non deve essere utilizzato e non sprecato. Per questo l'Amministrazione cittadina ha deciso di donare borracce in alluminio ai giovani studenti aretini.

Un regalo utile che risulta ancor più importante in questo particolare momento storico, dove la "promiscuità" potrebbe compromettere lo stato di salute delle persone. Sì perché ognuno degli oltre 2600 studenti delle elementari avrà la sua borraccia che prevede anche lo spazio per scrivere il nome evitando così di essere scambiata.

"Intendiamo 'utilizzate', nel vero senso della parola, i ragazzi come motore di contaminazione degli adulti - afferma il vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti. L'esperienza ci insegna che molte abitudini vengono assunte dalla famiglie grazie all'input arrivato dai figli. Così auspichiamo che la borraccia per l'acqua diventi una consuetudine per gli aretini".

L'assessore Sacchetti punta l'attenzione sull'ambiente."Poter usufruire di oggetti green e soprattutto riutilizzabili ci permette di fare un grosso passo verso quella filosofia di sostenibilità che coltiviamo da tempo. Meno utilizzo di plastica e più benessere per tutti". 

Sacchetti, poi, ha sottolineato come gli aretini siano chiamati a cambiare le abitudini. "La nostra acqua pubblica è molto buona sia dal punto di vista organolettico che di sapore. Dobbiamo imparare a riempire le borracce con l'acqua della cannella e non con quella delle bottiglie".

Insomma, il Comune regala una borraccia agli studenti nella speranza che i ragazzi facciano lezione anche ai genitori. 

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