Verso la Madonna del Conforto, le celebrazioni

Il calendario della festa, si parte il 6 febbraio. Nella giornata più importante la Santa Messa presieduta dal Cardinale Mario Grech

AREZZO — La Madonna del Conforto, insieme a San Donato, sono le feste religiose simbolo della città di Arezzo, nelle quali si identifica anche l'intera provincia. Sul sito della Diocesi nelle ultime ore è stato reso noto il calendario dell'appuntamento in Cattedrale.

La novena inizia il 6 febbraio, alle 18 la Santa Messa con le parrocchie del Casentino. Il giorno dopo, sempre alla stessa ora, con quelle del Valdarno. L'8 tocca alle parrocchie di Cortona - Castiglion Fiorentino. Il 9 a quelle del Chianti e del Senese. Mentre il 10 alle parrocchie della Valtiberina.

Terminate le celebrazioni con le realtà provinciali, l'11 febbraio alle 18 la funzione sarà animata dai giovani, il giorno dopo dalle parrocchie della Valdichiana e delle Caritas parrocchiali, Misericordie, Fratres, Croce Rossa e Croce Bianca. Mentre il 13 alle 18 protagoniste della Santa Messa le parrocchie di Arezzo e alle 21,15 preghiera meditativa sullo Stile di Taizè.

Alla viglia della festa, il 14 febbraio, giorno di San Valentino, alle 10,30 la messa con le coppie che festeggiano le nozze d'oro e d'argento, alle 18 invece con i Monaci Benedettini di Camaldoli e le famiglie della diocesi.

E siamo alla giornata della Madonna del Conforto. Il 15 febbraio si apre alle 6 con le Lodi mattutine, alle 10,30 la Santa Messa Pontificale presieduta quest'anno dal Cardinale Mario Grech, segretario generale del sinodo dei vescovi.

Alle 18 la Santa messa con l'Arcivescovo che ha già mandato da giorni la lettera di dimissioni al Papa dato che ha compiuto 75 anni e questo è quanto prevede il diritto canonico. Adesso non resta che attendere le direttive del Pontefice sul nuovo vertice della Chiesa aretina, mentre la macchina organizzativa per la Madonna del Conforto è andata avanti come sempre, seppure con le restrizioni anti contagio che caratterizzeranno la festa anche in questo 2022. Con la speranza che come liberò Arezzo dal flagello terremoto, possa stare vicino ai fedeli ancora in questa interminabile e terribile pandemia.

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