Zona rossa e vaccini, verso un cambio di marcia

Domani verrà analizzata la situazione del contagio. Intanto Giani afferma che entro un mese tutti gli over 80 riceveranno la prima dose del siero

AREZZO — Ancora poche ore e Arezzo conoscerà il suo destino per la prossima settimana. Come ogni venerdì il ministro Speranza comunicherà il colore della regione e Giani. In caso di mantenimento dello status arancione, allora il governatore della Toscana deciderà, in base al contagio riscontrato nell'ultima settimana, eventuali misure restrittive per singole Province o Comuni.

Diciamo subito che per quanto riguarda il capoluogo ci sono pochissime speranze. Il numero dei positivi, purtroppo, continua ad essere importante e ben oltre la soglia dei 250 casi settimanali per 100mila abitanti indicata dal Comitato Tecnico Scientifico come limite oltre la quale decretare la zona rossa.

Qualcosa di diverso, invece, potrebbe accadere per quanto riguarda la provincia di Arezzo dove, specialmente da un paio di giorni a questa parte, la curva del contagio sembra in costante discesa.

Resta il problema delle varianti. Queste mutazioni del virus, che ricordiamo hanno un potere contagiante molto superiore al Covid tradizionale, sono presenti su tutto il territorio aretino e proprio ieri sono stati individuati altri due casi di "brasiliana" a Subbiano.

Tra pochi minuti, intorno alle 16, l'Ema si esprimerà in merito al vaccino AstraZeneca che, come sappiamo, per il momento è stato "congelato" in tutta Italia. Nel frattempo il governatore della Toscana ha rilasciato la dichiarazione che entro un mese tutti gli ultraottantenni della regione riceveranno la prima dose del siero.

Una buona notizia che fa ben sperare.

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