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Attualità lunedì 26 ottobre 2020 ore 13:10
Casa Bruschi porta l’Oriente in città
Tutto pronto per la mostra di opere della collezione Stibbert. Dopodomani inaugurazione virtuale, visite contingentate e su prenotazione in sicurezza
AREZZO — La data da segnare in agenda è 28 ottobre. Ancora due giorni e gli aretini potranno partire per un viaggio in Oriente restando a casa. E’ Casa Bruschi a proporre l’evento con la mostra “L’Oriente in casa. Opere dalla collezione di Frederick Stibbert”. Un viaggio non solo nel fascino dell’Oriente ma soprattutto nel gusto del celebre collezionista anglo-fiorentino rispetto ai Paesi del Sol Levante.
Le disposizioni anti-Covid prevedono un clichè diverso ma questo non toglierà ai visitatori il piacere di scoprire fisicamente l’esposizione. L’inaugurazione avverrà online e nei giorni successivi i visitatori saranno accolti al Museo con la massima attenzione alla sicurezza, con la possibilità di prenotare visite esclusive.
“La Casa Museo Ivan Bruschi, continuando l’impegno ad attuare le massime misure di sicurezza per i visitatori, aggiunge un altro prestigioso evento espositivo per Arezzo, con l’obiettivo di portare le opere d’arte, nelle loro diverse espressioni, più vicino al pubblico, soprattutto in questo momento non facile, dove ci viene richiesta attenzione negli spostamenti delle persone e nella loro tutela” ha dichiarato il Presidente della Fondazione Bruschi, Renzo Parisotto.
Il viaggio in Oriente si dipana tra le sale espositive di Casa Bruschi, in un incontro-dialogo con l’eclettica collezione del noto antiquario aretino. Si potranno ammirare pregiati e originali pezzi provenienti sia dall’armeria di Frederick Stibbert che dalla sua casa-museo: arredi e dipinti che mostrano il gusto per l’egittomania, mobili intarsiati in madreperla, affiancati da oggetti in metalli sbalzati e smaltati per documentare l’arte islamica. A chiudere il percorso espositivo, sarà un’ampia selezione di particolari opere d’arte provenienti da Cina e Giappone.
“La fruttuosa collaborazione instaurata con il Museo Stibbert di Firenze ha consentito di trasferire ad Arezzo un significativo nucleo di opere che il celebre collezionista anglo-fiorentino aveva acquistato nel corso della sua vita e dei suoi numerosi viaggi, assecondando quel gusto per l’orientalismo che attrasse molti artisti e intellettuali europei nella seconda metà del XIX secolo” - commenta Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi.
Il direttore del Museo Stibbert Enrico Colle osserva: “La moda per l’orientalismo crebbe in Europa a partire dagli anni Cinquanta dell’Ottocento e la mostra “L’Oriente in Casa” ben illustra questo particolare momento del collezionismo artistico italiano”.
Il taglio del nastro virtuale avverrà dopodomani (alle 17,30) sul profilo Facebook della Fondazione Bruschi o sul sito internet www.fondazioneivanbruschi.it. Da giovedì mattina la mostra sarà aperta al pubblico, gratuitamente compresa nel costo del biglietto di ingresso a Casa Bruschi. I visitatori saranno accolti in gruppi di massimo 5 persone, con la possibilità di utilizzare l’innovativo dispositivo “Fidelitas Distance”: un braccialetto elettronico che garantisce il corretto distanziamento sociale.
Infine, se si prenota in anticipo l’ingresso a Casa Bruschi telefonando al numero 0575 354126 o scrivendo a info@fondazioneivanbruschi.it, sarà possibile visitare la mostra e il Museo in via riservata ed esclusiva, senza la presenza di altri visitatori. L’esposizione è realizzata con il contributo della Fondazione CR Firenze e le immagini delle opere insieme a testi e approfondimenti di Enrico Colle e Martina Becattini, sono contenute nel catalogo “L’Oriente in casa”, in vendita a 5 euro al book shop della Casa Museo Ivan Bruschi.
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