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Attualità sabato 12 settembre 2020 ore 12:51
Il Giano bifronte è la sentinella di via Aretina
Taglio del nastro per la statua realizzata da Alessandro Marrone e finanziata da cittadini e aziende
SUBBIANO — Inaugurata a Subbiano la nuova scultura di “Giano Bifronte”, realizzata dal maestro Alessandro Marrone e posizionata lungo via Aretina.
Al taglio del nastro erano presenti istituzioni, associazioni e aziende del territorio che, negli ultimi anni, hanno dato vita ad una rete volta a concretizzare una maestosa porta d’accesso al Casentino.
Il progetto è stato infatti ideato nel 2014 dallo stesso Marrone e dall’associazione culturale La Cornucopia; ha trovato l’appoggio del Comune di Subbiano ed è stato finanziato interamente dai contributi di aziende e di cittadini, con una grande mobilitazione popolare che è andata ad impreziosire il territorio con un’opera d’arte moderna di oltre quattro metri d’altezza.
Il “Giano Bifronte”, tra l’altro, vanta già un record perché è il più grande monumento al mondo dedicato all’antica divinità romana presente nel simbolo di Subbiano. La cerimonia di inaugurazione ha trovato il proprio apice nel taglio del nastro ad opera di Marrone, del sindaco Ilaria Mattesini, dell’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e del presidente de La Cornucopia Giulio Locatelli.
"Con questa inaugurazione - commenta il sindaco - portiamo a compimento un progetto avviato dalle precedenti amministrazioni e che per noi è stato un onore portare avanti. Giano Bifronte è il simbolo del nostro paese ed ha ora trovato rappresentazione in una grande opera d’arte moderna che, realizzata da un artista di fama internazionale come Marrone, arricchisce il nostro territorio e va a configurare una vera porta d’accesso verso Subbiano e verso il Casentino".
Il maestro Marrone ha raccontato la genesi di un’opera realizzata in malte e resine sintetiche, che esprime un ideale collegamento tra diverse epoche attraverso il doppio volto di Giano Bifronte, con il giovane che è stato orientato in direzione del Casentino e con il vecchio che volge lo sguardo verso Arezzo.
Nel basamento della scultura sono ben visibili i nomi di persone e imprese che hanno portato un contributo, tra cui rientrano il main-sponsor Nova Verta, la Lc Group, la Caem, la Officina Bianchi, la Lavorazione Ferro di Luca Baglioni, la Locatelli Meccanica, la Magi Mario e l’associazione “Quelli della SS71 - Camionisti del Casentino”.
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