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Attualità giovedì 15 settembre 2016 ore 15:20

Bus e mare, le difficoltà in sedia a rotelle

Le denuncia la lista Responsabilità Civica Bibbona riportando l'esperienza di una studentessa disabile di Arezzo fidanzata a La California



BIBBONA — Il bus con pedana da prenotare un giorno prima e il servizio balneare offerto dal Comune da fissare con almeno 72 ore d'anticipo. Questi i disagi con i quali un disabile deve fare i conti, riportati dalla lista Responsabilità Civica Bibbona con il racconto personale di una ragazza originaria di Arezzo.

In sedia a rotelle a causa di una osteogenesi imperfetta che ha dalla nascita, questa studentessa della facoltà di scienze dell'educazione nel capoluogo di provincia è fidanzata con un ragazzo de La California, frazione bibbonese, dove si reca nei giorni liberi.

"Martedì 13 settembre era proprio uno di quei giorni liberi - racconta in una nota il capogruppo di Responsabilità Civica Massimiliano Rugo -, un giorno di quelli che meritavano una piccola gita al mercato settimanale di Cecina magari con l'autobus, un mezzo pubblico che però la lascia sul marciapiede perché il veicolo è privo di pedana per i portatori di handicap".

Telefonando alla Ctt Nord, la studentessa si sente rispondere che il servizio deve essere prenotato il giorno prima perché non tutti i bus sono muniti di pedana.

"Una cosa vergognosa - sbotta Rugo - al pari del servizio balneare del Comune di Bibbona che pretende una assurda prenotazione anticipata di 72 ore, un servizio pubblico paradossale che pur essendo destinato alle persone diversamente abili è di per se una barriera architettonica enorme quanto un macigno, enorme quanto l'ignoranza di una amministrazione incompetente che non controlla nulla e che non ha a cuore i problemi dei cittadini più bisognosi".

Secondo il capogruppo della lista d'opposizione, "sia il Comune di Bibbona che la Ctt violano il dettato dell'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana con il quale viene sancito che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza di lingua e di religione, di opinione politica, di condizione personale e sociale, appunto, la condizione personale...quella di un cittadino diversamente abile che differentemente dagli altri è obbligato a subire passivamente obblighi e limitazioni, come la limitazione di circolare liberamente, l'obbligo di prenotare, l'obbligo di rimanere a casa perché l'autobus non ha una pedana per i disabili".

Secondo Rugo, sia per il servizio ai disabili che per quello agli "abili", il Comune dovrebbe rivedere la convenzione annuale che ha con la Ctt. "Oggi - conclude il capogruppo di Responsabilità Civica - le scuse e le giustificazioni non bastano più e i nostri controlli si faranno ancor più serrati".


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