Celebrazioni 4 novembre, Arezzo non dimentica

Cerimonia al "Sacrario Militare" di via dell'Anfiteatro. Presenti le massime autorità cittadine. Lettura del messaggio di Mattarella

AREZZO — "Insieme supereremo questi giorni difficili così come insieme abbiamo costruito la Repubblica, libera e prospera". Questo un breve ma significante passaggio del discorso del Presidente Mattarella agli italiani.

Prefetto, presidente della Provincia, sindaco di Arezzo, vescovo, unitamente a delegazioni di tutte le Forze Armate, hanno celebrato il 4 novembre. Un giorno fondamentale per la Repubblica e mai così sentito.

Oggi, con la pandemia che avanza e con le tante incertezze per il futuro, i cittadini si stringono ai "punti fermi".

Senso di appartenenza, orgoglio e dignità. Queste le parole che riecheggiavano nell'area durante le celebrazioni a porte chiuse.

La cerimonia, come sempre, è stata suggestiva e toccante. L'assenza di pubblico, forse, l'ha resa ancor più profonda ed intensa.

La consapevolezza delle difficoltà del momento, unita al ricordo di quanto fatto da giovani soldati nel corso dei conflitti bellici, così come all'impegno delle Forze armate durante la crisi sanitaria e l'orgoglio di essere italiani è emerso nelle parole delle autorità ed hanno reso ancor più attuale e sentita una festa a volte poco valorizzata.

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