Attualità giovedì 22 ottobre 2020 ore 15:35
Città del Natale sì, ma “light” e sicura
Saltano i tradizionali mercatini. Comune e Fondazione Arezzo Intour non rinunciano alla magia della festa e disegnano un percorso di luce in centro
AREZZO — Ci sta pensando da giorni. Un’anticipazione lunedì nel consueto “canale” social con gli aretini e oggi l’annuncio del sindaco Alessandro Ghinelli insieme all’assessore al Turismo Simone Chierici: la Città del Natale cambia format ma non la sostanza di un evento che negli anni ha saputo imporsi alla ribalta nazionale. Certo, nella coda di questo anno nefasto, i riflettori d’Italia non saranno splendenti come dodici mesi fa, ma è la realtà di oggi e bisogna farci i conti. Tuttavia la città non rinuncia, bensì rilancia nel rispetto delle norme di sicurezza.
L’edizione numero 6 si chiama Arezzo Christmas Light e il messaggio suona così: “Il Natale è sicuro e si veste di luce”. Il “gioco” sulla definizione “light” ha un duplice significato: light come luce ma anche come leggerezza per una città che rispetta le regole anti-Covid senza “spegnere” l’entusiasmo della festa.
L’evento brucia le tappe del calendario e scatterà a fine novembre per poi concludersi il 6 gennaio. La novità è collegata ad un particolare percorso di illuminazione pensato come itinerario sensoriale lungo le suggestioni delle vie e piazze del centro storico.
Al progetto stanno lavorando Comune e Fondazione Arezzo Intour. “Arezzo Christmas Light regalerà quest’anno un Natale ‘leggero’ e luminoso, a noi aretini e a coloro i quali visiteranno la città: meno mercato e tanta atmosfera”, commenta il sindaco che sottolinea un aspetto. “Con la responsabilità dettata dal particolare momento che stiamo vivendo ma al contempo con la volontà di non rinunciare a un evento che ha davvero significato molto per la città, abbiamo deciso insieme di organizzare comunque un programma di attrazioni per il periodo delle prossime festività. È davvero un momento particolarmente complesso che impone scelte spesso radicali: allo stesso tempo non possiamo rischiare di compromettere il risultato eccezionale raggiunto in questi anni. Quello che vivremo sarà un Natale più consapevole ma non rinunceremo alla sua atmosfera unica e, mai come in questo momento, necessaria”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il neo-assessore Chierici che sottolinea l’intenzione di “non sospendere le importanti opportunità rappresentate dalla Città del Natale, iniziativa che tanto ha significato per l’economia e il lavoro della città e al contempo straordinario veicolo di promozione. La responsabilità e la collaborazione incontrate nelle categorie economiche rappresentano un ottimo segnale della volontà di lavorare insieme per cercare di superare al meglio le difficoltà di un momento quanto mai complesso”.
Dalla Fondazione Arezzo Intour, il presidente Marcello Comanducci osserva: “Abbiamo sperato fino alla fine di poter dare vita alla sesta edizione di Arezzo Città del Natale ma le attuali condizioni non permettono di svolgere il consueto calendario di iniziative come avremmo voluto. Così, abbiamo pensato a un piano B che consenta di celebrare in piena sicurezza il periodo natalizio. Arezzo non doveva restare al buio ecco allora che illuminarla in una maniera speciale ci è sembrata la soluzione migliore. Sarà un Natale necessariamente ‘leggero’, lontanissimo da quello che abbiamo vissuto gli scorsi anni, non ci saranno situazioni che provocano assembramenti ma la luce renderà giustizia alla bellezza di Arezzo e del suo centro storico, per ricordare che il Natale è speranza”.
Comanducci si preoccupa dell'aspetto legato all'economia fortemente penalizzata dagli effetti del Covid e nel post sul suo profilo Facebook argomenta: "La salute va certamente avanti a tutto, ma stiamo sottovalutando le conseguenze disastrose che questa ennesima chiusura porterà alle attività produttive, al lavoro e alla tenuta psicologica di tutti coloro che non sanno come far ripartire l'azienda".
Sottolineatura amara anche da parte dei commercianti, cuore pulsante della Città del Natale: “Purtroppo - rileva il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni - dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni di sicurezza né organizzative per poter realizzare l'evento. Faremo di tutto perché il Natale di Arezzo ne risenta il meno possibile e sia comunque positivo. Perché l’ultima cosa che serve all’economia di questa città in questo momento è proprio un Natale triste”.
Lucia Bigozzi
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