Attualità mercoledì 28 ottobre 2020 ore 11:55
Gli orafi aretini “prenotano” Vicenzaoro
La kermesse fieristica fa slittare la data a marzo. Il settore punta sul rilancio della filiera produttiva e delle relazioni coi buyers internazionali
AREZZO — L’orizzonte è marzo 2021. Il mondo orafo aretino scommette sul primo grande evento della prossima stagione con un auspicio: mettere il Covid alle spalle e ripartire con nuovo slancio alla guida della locomotiva del lusso.
E’ con questo spirito che da Arezzo, il mondo imprenditoriale che vanta una tradizione antica e prestigiosa nel settore della gioielleria e dell’artigianato orafo, si guarda a VicenzaOro, vetrina fondamentale per l’oreficeria e la gioielleria internazionale.
Le date della kermesse fieristica ci sono già: 12-16 marzo. La “novità” è che è tutto dal vivo, o meglio in presenza come va di moda dire in tempo di Covid. E se si pensa a come adesso sia tutto "sospeso" o affidato a internet, viene da considerarla davvero un evento "insolito".
In contemporanea ci sarà anche T.Gold, il Salone delle tecnologie e dei macchinari per la produzione orafa. Insomma tutta la filiera produttiva di dà appuntamento nella città veneta per rilanciare collezioni, design e presentare al mondo i propri “gioielli” secondo lo stile che da sempre contraddistingue il brand Italia e in particolare il brand Arezzo nel mondo.
Lo slittamento del periodo fieristico – da gennaio a marzo – rompe la tradizione ma è pensato per agevolare le dinamiche di business del comparto e la ripresa della mobilità internazionale dall’Europa, ma anche da Stati Uniti, Giappone, Russia, Medio Oriente e Far East. Sperando che in primavera, il Covid sia già un bruttissimo ricordo.
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