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Attualità mercoledì 08 ottobre 2014 ore 16:57

Gruppo tecnico per il triangolo di Quarata

Nuove iniziative previste nei prossimi mesi, intanto è iniziato il monitoraggio ARPAT delle acque sotterranee in 17 punti



AREZZO — E' stato costituito un gruppo tecnico composto da rappresentanti di diversi servizi comunali, della Provincia, del Dipartimento ARPAT di Arezzo, del Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda U.S.L. n. 8 e del Corpo Forestale dello Stato.

Lo scopo è quello di implementare le conoscenze sulle diverse fonti di pressione ambientale, sia storiche che attuali, e i relativi gradi di rischio che insistono sull’area di Quarata . L’obiettivo è quello di individuare e intraprendere le azioni più efficaci, nel contesto degli attuali vincoli normativi, per contenere e superare le problematiche che insistono nell’area.

Il tavolo tecnico di coordinamento ha anche lo scopo di mettere in sinergia le varie azioni e i procedimenti già intrapresi dai componenti del gruppo tecnico nell’ambito delle proprie diverse competenze. A seguito delle indagini, anche tecnico analitiche, di polizia giudiziaria, sono stati iscritti nella banca dati dei siti contaminati SISBON otto nuovi siti.

Tra le azioni già in programma e in accordo con la Provincia è prevista una campagna informativa ancora più estesa e capillare, propedeutica a ulteriori azioni di risanamento dei luoghi.

Il Tavolo ha individuato circa 17 punti, tra pozzi e piezometri, ritenuti significativi per il monitoraggio che ARPAT ha iniziato il 7 ottobre. In quest’ottica è stata individuata nell’estensione e potenziamento del monitoraggio delle acque sotterranee un’azione importante per valutare fino da subito l’influenza che la presenza di rifiuti interrati potrebbe avere sulle acque cosiddette emunte, ossia estratte dai luoghi durante le operazioni di bonifica, nell’abitato di Quarata, incrementando opportunamente anche i parametri ricercati nelle analisi. I dati potranno implementare ed aggiornare lo stato elle conoscenze sulle pressioni ambientali in atto, tenendo presenti sia gli esiti delle ultime indagini condotte dalla Polizia giudiziaria per conto della procura, che l'effettiva utilizzazione delle acque.

Il Comune provvederà alla ricostruzione delle modellazioni che il territorio ha subito negli ultimi decenni soprattutto a causa delle attività estrattive, per individuare i possibili siti di ricetto di attività storiche associabili a rischi ambientali. Gli esiti di detto studio saranno disponibili entro le prossime settimane.

Il metodo di lavoro adottato, condiviso e trasparente, interesserà anche altre aree del territorio comunale, in continuità con quanto già realizzato attraverso lo strumento del Tavolo Permanente.

Le Amministrazioni del Comune di Arezzo e della Provincia incontreranno i cittadini giovedì 23 ottobre, a partire dalle 17:30, presso la Sala Pubblica di Case Nuove di Ceciliano, già sede della Circoscrizione.


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