La letterina di Littizzetto a Tavares: «Hai fatto come Madonia, sei andato via da Ballando con Stellantis»
Attualità venerdì 31 dicembre 2021 ore 12:00
Il menù di Capodanno in pieno stile aretino
Il sommelier ed esperto di ristorazione Andrea Pasquini propone un Cenone con forti richiami al territorio. Anche i vini rigorosamente locali
AREZZO — Ci siamo, Capodanno è alle porte. Purtroppo anche quest'anno la pandemia condiziona il divertimento degli aretini che preferiscono stare in casa per il classico cenone.
Ecco allora che Andrea Pasquini, Master Sommelier Alma-Ais, assaggiatore di formaggio con diploma di primo livello ed esperto di cucina e del buon vino, propone un menù rigorosamente aretino ma con qualcosa in più: l'abbinamento con vini del territorio.
Abbiamo sfoderato i nostri cavalli di battaglia per far star bene i commensali, scelto i prodotti migliori, con uno sguardo attento al territorio e a ciò che ha da offrire. Per quanto riguarda i vini non abbiamo dubbi. Se volete degustare un Cenone di capodanno superlativo scegliete tra la grande varietà dei prodotti che il territorio offre. Lasciate perdere Internet e affidatevi al cuore per degli abbinamenti cibo-vino gustosi ed originali, per osare senza strafare.
Antipasto della tradizione, con crostini di cavolo nero, tarese del Valdarno, crostino nero, abbucciato aretino e prosciutto del Casentino.
Trovare l’abbinamento perfetto in questo turbinio di sapori è impresa ardimentosa ai limiti dell’impossibile. Nel piatto avremo un leggero gusto amaro, grassezza ed untuosità che dipenderanno anche e soprattutto dalla ricetta del cavolo nero e della salsa di fegato, che, come è risaputo son diverse di famiglia in famiglia!
Personalmente amo iniziare il pasto con lo spumante, suggerendo quindi un metodo classico, ne vengono prodotti di ottimi in Casentino a base Pinot Nero e Chardonnay, ma si ottiene un ottimo risultato anche con un rosso leggero e non troppo tannico. In questo caso un Chianti colli aretini strizzerà l’occhio alla tradizione senza appesantire.
Prime portate: Tortelli di patata rossa di Cetica con funghi porcini e tartufo nero.
Maccheroni al sugo bianco di chianina.
Alcol e tannino delicatie persistenza gustativa saranno le chiavi di volta per un abbinamento di successo con entrambe le portate proposte.
Continuare il pasto con un Chianti Colli Aretini è senz’altro la strada più semplice da percorrere, ma in Casentino si producono alcuni dei migliori vini Pinot Nero Italiani, e l’occasione è davvero troppo ghiotta per lasciarsela scappare.
Seconda portata: Nana o coniglio in porchetta.
Per bere godendo al massimo di questo piatto tipico delle feste in famiglia abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. In Valdarno si producono rossi strutturati a base di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, ai quali si aggiunge la Syrah, che nella zona di Cortona ha trovato le condizioni adatte per esprimersi ai massimi livelli.
Un Chianti colli Aretini Riserva calzerà a pennello sull’anatra ma anche un Doc Valdarno di Sopra, con la sua maggiore morbidezza ed il tannino meno aggressivo saprà portare a casa la partita. Se la scelta dovesse invece ricadere sul coniglio in porchetta, nessun dubbio che un Doc Syrah Cortona, magari con qualche annetto sulle spalle, è la scelta giusta.
Cotechino e lenticchie.
Non è capodanno senza questo nobile insaccato giunto dal Nord Italia, accompagnato dal legume propiziatorio per antonomasia.
In questo caso le leggi dell’abbinamento sarebbero scolpite nella pietra: il cotechino vuole il lambrusco. Per chi vuol "giocare ancora in casa", invece, proponiamo Rosato metodo ancestrale da uva Syrah, prodotto a Cortona o Rosato metodo ancestrale da uva Canaiolo prodotto ad Arezzo.
Dolci:
Baldino.
Gattò Aretino.
Panettone/Pandoro con crema di zabaione.
Siamo Toscani ed abbiamo uno dei più maestosi vini dolci del mondo.
Certo, magari l’abbinamento non sarà perfetto, ma qua le chiacchiere stanno a zero, perché niente sa scaldare il cuore e stringerci in un morbido abbraccio familiare, come finire un lauto pasto chiacchierando con chi si ama e sorseggiando il vino dolce della nostra infanzia. Quindi...Vinsanto tutta la vita!
di Andrea Pasquini
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI