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Attualità martedì 28 aprile 2015 ore 18:30

La carica dei 1400 per trovare lavoro

153 i posti disponibili, decine i candidati con un profilo adeguato che nei prossimi giorni saranno richiamati dalle aziende.



AREZZO — Un fiume di gente, curriculum alla mano, volti giovani e meno giovani, tutti in fila nei saloni di Arezzo Fiere per fare i colloqui con le 23 aziende della provincia di Arezzo in cerca di nuovi collaboratori. Alberghi e relais, ristoranti e servizi di catering, ma anche discoteche che stanno ampliando il proprio organico, chi solo per affrontare il picco di lavoro nei mesi estivi, chi invece per tempi più lunghi o stabilmente.

153 in totale i posti disponibili, per alcuni dei quali le aziende hanno già individuato alcune decine di candidati “papabili”, che nei prossimi giorni richiameranno per un ulteriore colloquio e, poi, per la firma del contratto vero e proprio.

L’età media dei candidati che si sono presentati alla Borsa Mercato si aggirava intorno ai 25-30 anni. Per la maggioranza diplomati, alcuni laureati, molti con una buona conoscenza di due o più lingue straniere, ma non molti quelli con esperienze specifiche di lavoro nel settore turismo. Nessun problema a trovare le persone giuste, dunque, per le imprese che avevano bisogno di ricoprire mansioni più semplici o che prevedono un iter formativo di accompagnamento. Più difficoltà, invece, per quelle che richiedevano competenze particolari, come il ledwall per la discoteca, il manager delle vendite per gli alberghi o il cuoco per i ristoranti.

Dai primi risultati dei colloqui, una media del 20% dei candidati ascoltati si è rivelata ottima per il profilo richiesto. Per gli altri, invece, il curriculum formativo è risultato non adeguato o carente. Un dato che, forse, dovrebbe far riflettere le istituzioni da un lato e chi intende trovare occupazione nel turismo dall’altro: vale la pena irrobustire le proprie conoscenze con percorsi formativi più in linea con le esigenze aziendali, in modo da far combaciare sempre di più domanda ed offerta.

Molto positiva, a detta di tutte le aziende presenti, è stata la possibilità di entrare in contatto con un numero così alto di aspiranti collaboratori. Segno che forse l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro oggi deve svolgersi secondo nuove modalità più “social”, attraverso canali comunicativi diversi, più adatti ai giovani. Se prima bastava un annuncio sulla carta stampata, insomma, oggi serve il passaparola su facebook e twitter ed un evento che, come la Borsa Mercato, monopolizzi l’attenzione del grande pubblico.

“Mi auguro che i tanti giovani che si sono presentati qui oggi trovino insieme all’occupazione la giusta realizzazione professionale e personale - ha detto l’assessore al turismo della Regione Toscana Sara Nocentini, che si è prestata al ruolo di conduttrice nel talk show sui cambiamenti portati dal Jos Act sul mercato del Lavoro, organizzato nel contesto della Borsa Mercato - ci sono tante opportunità di lavoro che possono valorizzare loro e il percorso formativo che hanno fatto grazie alle loro famiglie e alle istituzioni”.

Insieme all’assessore Nocentini sono saliti sul palco anche il segretario generale del Ministero del LavoroPaolo Pennesi, il direttore generale di Confcommercio Francesco Rivolta con la presidente regionaleAnna Lapini e il direttore Franco Marinoni, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli,il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Toscano Federico Pieragnoli, Gabriele Fiorino in rappresentanza della segreteria nazionale Uiltucsil direttore del fondo interprofessionaleFor.Te Eleonora Pisicchio eil presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro Marco Polci. Molte le autorità presenti in platea.

“Il turismo può riservare bellissime sorprese e ce lo dimostrano i numeri di oggi”, ha detto la presidente della Confcommercio Toscana Anna Lapini, “a patto però di considerarlo come merita, non un passatempo regno dell’improvvisazione e del fai-da-te, ma un settore economico che, al pari della produzione o del commercio, ha regole precise da osservare. In vacanza il tempo libero, non ci dimenticheremo mai di dirlo, è solo dei turisti. Per le imprese è un lavoro quotidiano serissimo”.

“Le imprese turistiche”, ha ribadito il direttore della Confcommercio Franco Marinoni, “reclamano più attenzione da parte della Regione e di tutte le istituzioni, che sono ancora legate ad una immagine datata della Toscana, quella degli anni Sessanta che vedeva le tute blu uscire dagli stabilimenti industriali. Il mercato del lavoro è molto cambiato, oggi la realtà del manifatturiero si è ridimensionata ed è il terziario a svolgere il ruolo di spugna assorbendo la manodopera perduta da quel settore. Ma se vogliamo sostenere le imprese dobbiamo adeguare le normative del lavoro e la burocrazia agli standard europei, perché i bizantinismi di cui ancora soffriamo allontanano gli investitori stranieri”.

“Dobbiamo e vogliamo dare risposte concrete ai giovani e a chi ha perduto il lavoro”, ha detto il presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Toscano Federico Pieragnoli, “è una sfida che è nelle nostre corde e lo dimostriamo oggi con la Borsa Mercato del Lavoro, la ventesima che organizziamo in Toscana, la quinta di quest’anno e la prima edizione aretina”.


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