Attualità giovedì 24 settembre 2020 ore 14:15
Liliana Segre sceglie Arezzo per il suo "congedo"
Il prossimo 9 ottobre terrà una conferenza a Rondine Cittadella della Pace sul tema della Shoah. Sarà l'ultima uscita pubblica della senatrice a vita
AREZZO — “L’iniziativa del 9 ottobre presso la Cittadella della Pace segnerà un ideale passaggio di testimone fra la mia lunga esperienza di testimonianza e di memoria storica e la vostra pratica di studio e di confronto fra già nemici che si conoscono, dialogano e si formano nei valori della pace e della convivenza”.
Con queste parole Liliana Segre annuncia il suo ultimo intervento pubblico, si terrà in terra d'Arezzo, a Rondine Cittadella della Pace, il prossimo 9 ottobre dalle ore 10,30.
La Senatrice a vita, dopo oltre un trentennio di ininterrotta testimonianza, ha deciso di chiudere con la sua instancabile attività pubblica di testimone della Shoa.
L’iniziativa è realizzata dal “Comitato Promotore dell’evento pubblico per Liliana Segre” - che vede Rondine Cittadella della Pace capofila – assieme a Fondazione CR Firenze (partner di progetto) e che raccoglie soggetti pubblici e privati, enti e istituzioni - costituitosi per promuovere la memoria della Senatrice a vita e trasformarla in un bene comune a disposizione dell’umanità e della ripartenza dell’Italia.
L’ evento, sarà necessariamente più ristretto poiché dovranno essere garantite le norme sanitarie previste a causa della pandemia, ma sarà comunque accessibile a tutti grazie al digitale sulla piattaforma grazieliliana.rondine.org proprio perché il messaggio della Segre possa diventare universale e raggiungere milioni di persone.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, inoltre vedrà come media partner RAI e Agenzia Stampa Dire.
Nel corso dell’evento "Grazie Liliana!", la Senatrice a vita poserà la "prima pietra" de “L’Arena di Janine” all’interno della Cittadella della Pace. L’arena, intitolata alla sua giovane amica che non salutò prima che venisse condotta nelle camere a gas di Auschwitz, sarà un grande spazio naturale ed eco-sostenibile di aggregazione per i giovani, destinato alla memoria che si trasforma in monito imperituro contro l’indifferenza. Questo luogo, concepito innanzitutto come gesto di ringraziamento collettivo per il suo infaticabile impegno e per la sua profonda testimonianza, raccoglierà idealmente l’eredità di Liliana Segre divenendo un laboratorio fecondo di azioni concrete.
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