Sport domenica 25 ottobre 2020 ore 19:43
Matelica impatta contro il grande cuore amaranto
Arezzo pareggia dopo essere andata sul doppio svantaggio. Secondo tempo dominato e avversari annichiliti. Cherubin dà sicurezza, bene Cerci e Cutolo
MACERATA — L'Arezzo è tornato. A Matelica gli amaranto hanno disputato la miglior partita della stagione. Finalmente si è visto il grande cuore amaranto.
Giocatori con piglio, cattiveria, determinazione e concentrati fino alla fine. E' questo l'Arezzo che i tifosi si aspettano.
Ad onor del vero la partita era iniziata male. Nonostante la maggior pressione amaranto il Matelica trafigge per ben due volte la difesa toscana che, anche stavolta, è andata nel "panico".
Le premesse potevano essere di un'altra sonora sconfitta ma gli amaranto hanno avuto un sussulto di orgoglio ed hanno contenuto gli avversari fino all'intervallo.
Nei 15 minuti di pausa mister Camplone deve aver strigliato ben bene il Cavallino che, al rientro in campo, ha letteralmente galoppato.
A parte un'occasione capitata dopo pochi minuti dall'inizio della ripresa, il secondo tempo è stato dominato dall'Arezzo. Squadra stabilmente nella metà campo avversaria con il Matelica costretto a chiudersi nella propria area di rigore. Gli angoli si moltiplicavano così come le occasioni.
Raggiunto il pari l'Arezzo non ha mollato ed ha continuato a produrre gioco. Le incursione dei padroni di casa venivano disinnescate con facilità. Cherubin ha dato sicurezza all'intero reparto. Tarolli, quando chiamato in causa, ha dimostrato di essere un buon portiere. Un plauso anche a Di Nardo che ha fatto un lavoro di grande sostanza. Pesenti c'è e si sente tenendo in allarme l'intera retroguardia avversaria.
Poi ci sono loro. Cerci è un campione e non si scopre adesso. Non è ancora al 100% e comunque fa la differenza. Come minimo si porta dietro tre avversari con cui spesso "giogioneggia" con numeri di gran classe. Cutolo ha 39 anni. Sì, è la verità ma in campo non si vede. E' praticamente ovunque. Se l'azione si sviluppa in difesa lui c'è. A metà campo detta legge. In avanti si fa sentire, cerca l'uno due e quando può calcia in porta. Un fenomeno.
Insomma, un Arezzo ritrovato che ha finalmente messo in mostra gli attributi e la voglia di fare bene. Questa è la strada giusta e non serve guardare la classifica perché se l'Arezzo giocherà sempre con questo piglio i punti sicuramente arriveranno.
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