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Attualità giovedì 29 ottobre 2020 ore 10:10

​Parrucchieri “salvi”, ma dilagano gli abusivi

Estetisti e coiffeurs risparmiati dal decreto Conte sono alle prese con i falsi professionisti. L’allarme Cna: "Situazione paradossale"



AREZZO — Se parrucchieri ed estetisti sono sfuggiti alla “forbice” del decreto Conte, almeno per ora, c’è un altro problema da affrontare: l’abusivismo. Fenomeno in crescita anche ad Arezzo. 

L’allarme arriva da Cna: “Lavorare in sicurezza per noi è un’abitudine, maneggiamo rasoi, forbici, aghi e Sars-cov2 non è l’unico virus in circolazione, per questo da noi l’igiene è sempre stata una priorità. Lo stesso non si può dire di chi lavora abusivamente. Purtroppo, durante il periodo di chiusura molte persone si sono rivolte a parrucchieri ed estetiste abusivi. Addirittura, su internet si trovano annunci di chi offre questi servizi a domicilio. Se fino a ieri era ‘solo’ un problema economico, oggi è anche un problema di igiene pubblica, perciò invitiamo a non rivolgersi a questi soggetti”, segnalano Claudio Barolo, responsabile Acconciatori e Roberta Pagni portavoce di Cna Estetica. 

Quest’ultima evidenzia un paradosso: “Da un lato nei saloni riceviamo molte disdette, perché le persone hanno paura nonostante tutte le nostre precauzioni, dall’altro ci si rivolge a soggetti che non rispettano alcun protocollo di sicurezza. Abbiamo la possibilità di restare aperti, ma è come se fossimo chiusi”.

Le ricadute economiche per parrucchieri ed estetisti sono pesanti perché “riducendo le occasioni di socialità, i clienti mantengono solo quelle abitudini di base come il taglio, il colore o la depilazione. Una messa in piega o un trattamento corpo, al momento, non sono percepite come prioritarie. Questo fa sì che molti di noi siano in difficoltà anche con il pagamento di tasse e imposte”. Al danno, la beffa. 


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