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Attualità martedì 07 luglio 2020 ore 11:12

"Siamo stati chiamati eroi, ma ora è il caos"

Il sindacato degli infermieri Nursind attacca la Asl Toscana sud est su ferie e permessi. "I più critici: ospedale San Donato e Nottola"



AREZZO — Un duro attacco alla Asl Toscana sud est arriva dal Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, e in particolare da Claudio Cullurà:

 Ferie e permessi accumulati già dallo scorso autunno, infermieri e operatori sociosanitari chiamati a coprire le falle di un organico carente da anni, mentre gli inserimenti derivanti da nuove assunzioni e mobilità vanno a rilento: l’Asl Toscana Sud Est dimostra un atteggiamento irrispettoso nei confronti del proprio personale, già provato da duri mesi di emergenza sanitaria”. 

“Ci chiamavano eroi – continua – ma oggi non c’è un piano per gestire il post Covid. I presidi sanitari rischiano di andare in tilt. In particolare l’Ospedale San Donato di Arezzo e quello di Nottola in Valdichiana suscitano preoccupazione. Già a settembre si registravano pesanti bilanci dal punto di vista di ferie e ore di straordinario non recuperato dal personale infermieristico, poi è scoppiata la pandemia, che ha messo in stand by qualunque richiesta da questo punto di vista. Ma oggi è improponibile l’idea di affrontare il periodo estivo senza un piano per le sostituzioni”.

“Gli inserimenti derivanti dallo scorrimento della graduatoria, così come dalla mobilità tra aziende regionali procedono lentamente – aggiunge Cullurà - e non possono sopperire alla lacuna prodotta dal mancato rinnovo dei contratti interinali avvenuto alla fine di maggio, non appena la pandemia ha cominciato a rallentare. Serve un piano per dare fiato ai professionisti che hanno combattuto la battaglia del Covid19, facendo recuperare loro ferie e permessi accumulati prima, durante e dopo l’emergenza sanitaria”.

I pronto soccorso, secondo Cullurà, sono in estrema difficoltà: "Il personale in organico non riesce a gestire neanche l’ordinario: mantenere lo standard di qualità in queste condizioni è estremamente difficile. I turni di lavoro sono diventati insostenibili e sono riprese le lunghe attese da parte degli utenti. A questo si aggiunge una possibile chiusura della tenda pre-triage fuori dai presidi ospedalieri, che comporterebbe un’ulteriore riduzione dello schema di servizio. Ad ulteriore beffa, ancora non vi è alcuna certezza che il bonus regionale possa venire erogato ai dipendenti nelle buste paga di luglio”.

Non c’è un piano di sostituzioni, l’Azienda non ha previsto niente: un atteggiamento illogico, irrispettoso e poco serio. A dimostrazione di ciò basti pensare che i piani dei turni vengono pubblicati il 29 o 30 del mese, perché i coordinatori non sanno come affrontare il mese successivo. Un’azienda seria dovrebbe essere in grado di pianificare sul medio-lungo periodo: pretendiamo che l’Asl Toscana Sud Est dimostri di essere all’altezza dei cittadini che ne fanno parte, come pazienti e come professionisti” conclude Cullurà. 


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