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Attualità mercoledì 24 gennaio 2018 ore 15:29
Stele divelta, il sindaco sporge denuncia
Ghinelli: "La profazione della targa per le vittime dell'Olocausto è un gesto indegno". Il governatore Rossi: "La magistratura faccia piena chiarezza"
AREZZO — Il sindaco Alessandro Ghinelli ha annunciato che il Comune presenterà denuncia contro i vandali che, a pochi giorni dalla Giornata della Memoria che ricorda in tutto il mondo la Shoah, hanno rovesciato il cippo commemorativo delle vittime dell'Olocausto (vedi qui sotto gli articoli collegati).
“La profanazione della targa a memoria delle vittime dell'Olocausto è un gesto indegno - ha scritto il sindaco in una nota - Arezzo ha una storia di civiltà che non può e non deve essere offesa da episodi come questo. E il gemellaggio della Città con Oswiecim, segnato negli anni da rapporti proficui e di collaborazione che hanno arricchito i rispettivi territori, sancisce e ribadisce con forza la nostra cultura del rispetto e della memoria, tra i valori fondanti del vivere civile. Mantenere vivo e rispettare il ricordo dell'Oloausto è un dovere nei confronti dell’umanità. Per quanto accaduto, procederemo con una denuncia contro ignoti per danneggiamento di proprietà pubblica”.
Il 27 gennaio, proprio in virtù del gemellaggio con la città polacca siglato nel 2009, una delegazione del Comune di Arezzo presenzierà anche quest'anno ad Oswiecim alle solenni manifestazioni per il 73mo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Della delegazione, guidata dal vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini, fanno parte i vicepresidenti del Consiglio Comunale Angelo Rossi e Alessandro Caneschi, l'assessore Marco Sacchetti, i consiglieri Giovanni Bonacci, Egiziano Andreani e Paolo Lepri.
Anche il presidente della giunta regionale Enrico Rossi e la vicepresidente Monica Barni hanno duramente condannato l'episodio, definendolo "un gesto vile e violento sul quale è necessario che magistratura e forze dell'ordine facciano piena chiarezza".
"Si sta allungando in molte parti del paeseuna catena di eventi, dalle minacce alla sindaca di Empoli, allo sfregio a Milano contro una targa che ricorda un operaio deportato a Mauthausen, sino al fatto di Arezzo, che sembra volere rappresentare una studiata provocazione a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata della Memoria - si legge in una nota congiunta di Rossi e Barni - La manifestazione di venerdì al PalaMandela manderà, con le voci dei testimoni della Shoah e la partecipazione di migliaia di studenti, una risposta forte a tutti coloro che cercano di riportare in vita fantasmi di un passato che non deve tornare".
"Non si è ormai di fronte solo a gesti anonimi e isolati - concludono Rossi e Barni - il rischio è ben più serio se si accetta che nel dibattito politico possano trovare spazio inaccettabili revisionismi o circolare parole come 'razza'. C'è una lavoro quotidiano da fare, affermano, fondato sulla conoscenza della realtà storica e sulla difesa della memoria di chi ha subito la violenza del nazifascismo. Un lavoro che la Regione Toscana tiene vivo con esperienze come il treno della Memoria e il Meeting annuale e con l'attività del suo Osservatorio sui nuovi fascismi".
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