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Cronaca domenica 05 aprile 2015 ore 13:00

Il caso Piscaglia si arricchisce di elementi

Il ritrovamento nel cimitero di San Gianni, nel comune di Sestino, di frammenti di ossa con piccole parti di cartilagine ha fatto scattare l'allarme



AREZZO — Alla vigilia di Pasqua il caso di Guerrina Piscaglia, scomparsa da Ca Raffaello piccola frazione di Badia Tedalda, Arezzo, quasi un anno fa, il primo maggio 2014, si arricchisce di nuovi elementi. 

Il ritrovamento nel cimitero di San Gianni, nel comune di Sestino, di frammenti di ossa con piccole parti di cartilagine ancora attaccati, prelevati dal Ris e trasportati a Roma, hanno fatto scattare l'allarme anche se dalla procura di Arezzo non arrivano conferme. Il cimitero si trova a pochi chilometri dall'abitazione della donna. 

Quelle ossa, apparentemente meno datate di quelle sistemate nell'ossario, avevano evidentemente attirato l'attenzione dei necrofori. Sarebbero stati loro, secondo alcune fonti, a dare l'allarme. Adesso le analisi che i militari faranno nel loro laboratorio di Roma dovranno stabilire, attraverso le comparazioni, se si tratta di Guerrina oppure no. La conformazione sarebbe compatibile con un corpo femminile, sempre le stesse fonti vicine alla procura. Al momento sul caso, emerso in tutta la sua drammaticità nell'agosto del 2014, oltre tre mesi dopo la scomparsa della donna passata inizialmente come un allontanamento volontario, nessuno rilascia dichiarazioni. Per la scomparsa è indagato padre Gratien Alabi, il frate congolese rimasto nella parrocchia di Ca Raffaello fino allo scorso settembre e per il quale è in vigore un'ordinanza di divieto di espatrio che scadrà il prossimo 25 aprile. 

Favoreggiamento in sequestro di persona e omicidio le ipotesi di reato. Durante i tre incidenti probatori tenutisi davanti al gip Ponticelli del tribunale di Arezzo un venditore ambulante, una giovane romena e l'attuale parroco di Ca Raffaello, padre Faustino, avrebbero aggiunto elementi tali da ricostruire la personalita' del frate, in particolare padre Faustino avrebbe confermato che Gratien gli parlò di un allontanamento di Guerrina con zio Francesco, un personaggio mai individuato e ritenuo dalla procura frutto della fantasia del frate congolese. La procura di Arezzo sarebbe pronta a dare una svolta alla vicenda, ma la notizia non viene confermata: molto potrebbe dipendere ora dalle analisi sulle ossa per le quali, se si escludono i frammenti di cartilagine e pare alcuni frammenti di arcata dentale più veloci da analizzare, potebbero volerci settimane. 


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