Attualità sabato 22 ottobre 2022 ore 19:15
Casa, spesa e scuola, ecco le città più care
Non ovunque in Toscana e in Italia l'inflazione corre allo stesso modo. La mappa dei costi per servizi e beni di prima necessità
TOSCANA — Casa, spesa, forniture per l'acqua, scuola e servizi: non ovunque in Toscana e in Italia l'inflazione corre allo stesso modo. E allora, ecco che l'Unione nazionale consumatori (Unc) ha condotto uno studio analizzando tutti i rincari di ogni città, elaborando gli ultimi indici Istat relativi al mese di Settembre.
Così si scopre che Pistoia risulta tra le prime 10 città italiane, in un decimo posto condiviso con Macerata e Verona, quanto a inflazione annua per cibo e bevande (al 13,4% nei dati tendenziali aggiornati a Settembre) così come per i servizi di ristorazione (+7,7%) in una decima posizione condivisa per questo genere di spesa invece con Trento.
Pisa è invece sesta per i costi dell'acqua (+6%) e nona per i rincari delle strutture ricettive, i servizi di alloggio (+23%) seguita da Lucca al decimo posto nella classifica nazionale col +21,4%. In questo segmento di spesa è virtuosa invece Massa-Carrara che è addirittura in deflazione (-1,8%), mentre subisce ricari del +5,8% quanto a costi dell'acqua. E il capoluogo? Firenze è quarta per l'aumento dei prezzi di alberghi (+29,2%) e scuole dell'infanzia (+8,2%).
I capitoli di spesa
L'analisi Unc suddivide i rincari per capitoli di spesa, a partire dal carrello per alimentari e bevande. Come si è visto far la spesa in Toscana è più caro a Pistoia (+13,4% di tendenza media annua registrata a Settembre), decima nella classifica nazionale guidata da Cosenza (+16%). Scorrendo la graduatoria si trovano Arezzo al 16° posto (+13,1%), Grosseto al 19° (+12,8%), Firenze al 21° posto (+12,6%) a pari merito con Sassari e Siena. Sotto la media italiana del +11,7% si collocano Massa-Carrara (54° posto, +11,2%), Pisa (56° posto, +11%), Livorno (59° posto, +10,9%), Lucca (71° posto, +10,3%).
Al capitolo servizi per l'abitazione fra acqua e rifiuti, la classifica nazionale dei rincari è guidata da Catania col +16,4%. La prima città toscana che si trova è Pisa (6° posto, +6%) seguita da Massa-Carrara (7° posto, +5,8%), quindi Pistoia (11° posto, +5,1%), Livorno (21° posto, +2,5%), Lucca (24° posto, +2,3%), Siena (30° posto, +1,9%), Arezzo (34° posto, +1,6%), Firenze (46° posto, +0,5%), Grosseto (-1,2%).
E per la scuola dell'infanzia e l'istruzione primaria? I rincari mordono anche qui, specialmente ad Ancona che guida l'infausta graduatoria dell'aumento dei prezzi col +12,1%. Qui Firenze è quarta (+8,2%), mentre a seguire la successiva città toscana si trova al 20° posto: è Massa-Carrara col +3,2%). Poi ecco ancora Grosseto (23° posto, +2,8%), Pistoia (38° posto, +1,5%), Lucca (45° posto, +1,3%), Livorno (55° posto, +0,2%), Siena (56° posto, +0,1%), Pisa (58° posto, nessun rincaro e inflazione allo 0%).
Scontrini più alti anche nei servizi di ristorazione, che risentono del caro prezzi e di quello per l'energia. La città toscana più cara è Pistoia, al 10° posto nella graduatoria nazionale col +7,7%. Arezzo è al 42° posto (+5,7%) e poi a seguire ecco Grosseto (45° posto, +5,5%), Siena (46° posto, +5,4%), Lucca (52° posto, +5,2%), Firenze (65° posto, +4,4%), Pisa (70° posto, +3,5%), Massa-Carrara (74° posto, +2,9%), Livorno (76° posto, +2,8%).
L'analisi dell'Unc su dati Istat si conclude con i servizi di alloggio, strutture ricettive in genere. Qui la città toscana più cara risulta Firenze, al quarto posto nella graduatoria nazionale col +29,2%. Sempre nella top ten ci sono Pisa (9° posto, +23%) e Lucca (10° posto, +21,4%). Seguono Livorno (21° posto, +16,1%), Arezzo (24° posto, +14,7%), Grosseto (39° posto, +11,5%), Pistoia (68° posto, +2,6%) e Massa-Carrara (74° posto, -1,8%).
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI