Politica lunedì 16 agosto 2021 ore 10:00
La politica esitiva si scalda sul tema turismo
Per Donati e Sileno gli obiettivi della Fondazione Intour necessitano di scelte chiare e precise. L'assessore Chierici replica per le rime
AREZZO — Ferragosto è passato da appena un giorno, siamo nel periodo delle vacanze ma la città non si è svuotata. Sì, perché se molti aretini sono partiti per i luoghi di villeggiatura, la presenza dei turisti in città è davvero alta. Nonostante il caldo torrido, in giro davvero tanta gente. Musei, chiese, monumenti sono le mete più gettonate dai visitatori che non rinunciano nemmeno all'aperitivo in piazza Grande o in San Francesco.
Bene ma non benissimo. Secondo Marco Donati e Valentina Sileno l'organizzazione turistica potrebbe essere migliorata per consentire ad Arezzo di spiccare il volo.
“Dobbiamo iniziare a leggere i dati ufficiali sulle presenze turistiche con grande attenzione e maggiore obiettività - scrivono Donati e Sileno. Guardando i dati regionali pre-pandemia del 2019, elaborati dall’ISTAT, Arezzo risulta l’ottava provincia su dieci per numero di presenze e raccoglie solo il 3,3% del turismo toscano. A questo dato si sommano le rilevazioni dell’IRPET del 2020 che misurano un calo dei visitatori per il Comune di Arezzo del 53,8%, a fronte di un calo della Valdichiana del 48,7%, del Valdarno per un 45,6%, e di Valtiberina e Casentino che hanno perso rispettivamente il 38,8% e il 38.5%. Quindi, secondo i due Consiglieri comunali, la città di Arezzo non ha fatto da traino nel pre-pandemia e ha fatto peggio delle vallate nel terribile 2020.
I due esponenti politici, inoltre, si interrogano sulla qualità delle azioni messe in campo da ArezzoIntour.
Scelgo Arezzo ritiene che ormai da un po’ di tempo non siano chiari gli obbiettivi della Fondazione e su quali progetti stia investendo l’Amministrazione per qualificare la propria offerta turistica.
Sileno e Donati, terminando, puntano il dito sull'offerta museale o meglio sulla poca "organizzazione " tra i vari siti. “Un turista che arriva nella nostra città rischia di trovare chiuse contemporaneamente la Cappella Bacci, Casa Vasari, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e la Fortezza: così non va. Su questi temi abbiamo presentato due documenti che verranno discussi dal Consiglio Comunale".
La risposta, secca dell'assessore Simone Chierici, anche presidente della Fondazione, non si è fatta attendere. Ha scelto la via dei social e proprio nel giorno di Ferragosto ha scritto un lungo post "mi ero ripromesso, all’inizio del mandato, di evitare la polemica politica e di pensare solo ad operare al meglio cercando di onorare i molteplici impegni che le deleghe attribuitemi comportano. Non posso esimermi, tuttavia, dal replicare alla somma di imprecisioni riportate dai consiglieri di Scelgo Arezzo in tema di turismo e Fondazione Intour".
Quindi, prosegue "la Fondazione ha ben chiari i propri obbiettivi: fare del turismo un pilastro importante dell’economia della città; far diventare Arezzo la destinazione turistica che merita di essere, dopo decenni di oblìo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, peraltro raggiunti senza sperpero di denari, come tra le righe vorrebbero sottintendere i due paladini di Scelgo Arezzo. I bilanci della Fondazione sono sempre stati assolutamente sani, la gestione del precedente consiglio di amministrazione è stata puntuale e precisa e non sono stati necessari 'rinforzi' da parte del Comune per evitare sofferenze. Basta leggere – bene – i bilanci stessi. Se poi, nella polemica, leggiamo anche delle chiusure dei musei allora il sospetto che sia tutto strumentale diventa certezza; oppure, Donati & C. ignorano che la maggioranza delle strutture da loro stessi citate non sono gestite dall’amministrazione comunale ma da altri.Sia chiaro, lo sappiamo anche da noi che è un problema; e infatti stiamo cercando di risolverlo".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI