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Cronaca mercoledì 10 febbraio 2021 ore 08:53
Truffa sentimentale, ingannata dal finto amico
L’uomo aveva detto a una valdarnese di essere in difficoltà e lei gli consegna migliaia di euro ma poi scopre il raggiro
VALDARNO — I Carabinieri di Bucine hanno fatto luce su una “truffa sentimentale” - così vengono ora definiti i raggiri che fanno leva sulla sensibilità e sentimenti delle persone vittime dell’inganno - nata online. Il tutto si è consumato su uno dei più popolari social network del panorama digitale, dove una donna valdarnese ha conosciuto un uomo con il quale, giorno dopo giorno, ha allacciato quello che sembrava essere un rapporto di fiducia e di amicizia.
A questo punto l’uomo si è inventato letteralmente delle disgrazie e delle sopravvenute esigenze economiche (in realtà mai effettivamente verificatesi) inducendo così a compassione la sua amica di chat. I Carabinieri hanno accertato che la donna, con il passare dei mesi, è stata indotta a consegnare al truffatore svariate migliaia di euro. Finché, una volta realizzato di essere stata ignobilmente raggirata, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri. Gli accertamenti elettronici e bancari hanno portato all’identificazione del malfattore, ed al suo deferimento in stato di libertà alla Procura di Arezzo.
Ma questa non è l’unica truffa online scoperta in Valdarno in questi giorni: un altro episodio si è concretizzato su una piattaforma digitale per il commercio online, dove è stato messo in vendita un oggetto particolarmente ambito, a un prezzo particolarmente vantaggioso.
Un metodo classico di truffa: una volta ricevuta la manifestazione d’interesse, al malcapitato di turno viene richiesto un pagamento anticipato, salvo poi trovarsi di fronte alla brutta sorpresa: la merce non verrà mai consegnata. Stavolta però è andata male ai truffatori, due soggetti originari del brindisino, che sono stati smascherati e deferiti all’autorità giudiziaria dai Carabinieri della Stazione di Loro Ciuffenna. Il circuito truffaldino, questa volta era incentrato sulla proposta di vendita di una popolare consolle di videogiochi. Dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri hanno ricostruito come gli indagati, dopo aver preso contatti con la vittima di turno, fossero riusciti a convincerla ad accreditare la somma pattuita su una carta prepagata, salvo poi scomparire nel nulla, facendo perdere traccia di sé e della consolle, che ovviamente non è mai giunta a destinazione.
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