Cronaca venerdì 23 settembre 2022 ore 13:00
Rabbia Cgil, bandiera fascista appesa sulla sede
E' stata attaccata con 4 pezzi di nastro adesivo all'ingresso. Il segretario Tracchi "pronti a denunciare alla magistratura quanto accaduto"
CAMUCIA — "Una bandiera con l’aquila e il fascio littorio. Appesa con 4 pezzi di nastro adesivo all’ingresso della nostra sede di Camucia. Qualcuno dirà: è una ragazzata. Qualcuno dirà: è un episodio isolato. Noi diciamo che la maturazione antifascista del nostro paese non è compiuta. Chi fino all’ottobre dello scorso anno non condivideva questa valutazione, ha dovuto assistere all’assalto fascista della nostra sede nazionale a Roma e alla devastazione del piano terra".
E' il segretario provinciale della Cgil Alessandro Tracchi a spiegare quanto avvenuto nella sede della Valdichiana.
"L’8 ottobre la Cgil e si sindacati europei saranno in piazza a Roma non solo – come ha sottolineato Landini - per dire mai più fascismi ma per rappresentare un'idea di Paese e per richiamare la necessità di mettere al centro i temi del lavoro e della solidarietà" continua Tracchi.
"La Cgil di Arezzo denuncerà alla magistratura quanto accaduto stanotte a Camucia ma intanto vogliamo riaffermare che non ci lasciamo intimidire e che la Cgil non ha collocato l’antifascismo sullo scaffale della storia. E’ un valore che fa parte della sua identità e, ovviamente, non facciamo finta di non vedere che questo atto si è verificato all’antivigilia del voto del 25 settembre. Non spetta a noi dire quale fosse l’intenzione di chi ha imbrattato la sede della Cgil con il simbolo del fascio littorio. Possiamo solo dire che questo gesto rafforzerà lo spirito antifascista di tutti gli iscritti al nostro sindacato che domenica andranno al voto. Il vento che gonfia le nostre vele soffierà più forte".
LE REAZIONI
Il presidente della Regione e l’assessora alla cultura della Memoria esprimono solidarietà alla Cgil e a tutto il movimento sindacale della Toscana e condannano con fermezza il vile e minaccioso episodio accaduto a Camucia, dove questa mattina è stata rinvenuta affissa all’ingresso di una sede della Cgil una bandiera raffigurante un chiaro riferimento al fascismo. Presidente e assessora sottolineano che chi offende e attacca le organizzazioni sindacali, come purtroppo già avvenuto quasi un anno fa con l’assalto alla sede nazionale dello stesso sindacato, offende e attacca le libertà fondamentali e la Costituzione, nata dalla Resistenza e dall’antifascismo.
Entrambi aggiungono che il gesto è ancora più intimidatorio perché avviene alla vigilia del voto per le elezioni politiche, massima espressione di democrazia e di conquiste dopo la dittatura feroce del ventennio. Inoltre, ricordano la scelta di inserire nello Statuto regionale un preciso richiamo alle radici antifasciste della Toscana, che impegna a continuare a sostenere ed implementare tutte le azioni per difendere, valorizzare e promuovere la cultura della Memoria e per affermare una società diversa, che non dimentica e che costruisce più liberta, più inclusione, più democrazia.
Concludendo il proprio messaggio di solidarietà e condanna, presidente e assessora chiedono alle autorità competenti di fare chiarezza al più presto e ribadiscono che in Toscana non c’è spazio per rigurgiti nazifascisti.
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