Attualità sabato 27 marzo 2021 ore 09:54
Notizia della zona rossa, "delusione e amarezza"
Dura presa di posizione del sindaco Menchetti nei confronti del Governatore Giani e della Regione. "Riconoscere gli errori e risolverli"
CIVITELLA — Tutta la Toscana in zona rossa. La decisione è arrivata ieri pomeriggio, su indicazione del Ministro Speranza al Governatore Giani, che lo ha comunicato dalla sua pagina Facebook. A quel punto inutile il confronto delle 21 con i sindaci della provincia, per chiarire le "sorti" del territorio aretino. Comunque vada resteremo rossi, come lo siamo da sue settimane, fin dopo Pasqua. Dato che proprio nei giorni della festa, compresa Pasquetta, interviene pure il Decreto nazionale, che mette tutta l'Italia dello stesso colore.
Una situazione difficile da affrontare. Con attività chiuse, come anche le scuole. Così il sindaco di Civitella, Ginetta Menchetti, di centrosinistra come il Governatore, ha deciso di scrivere una lettera aperta direttamente a Giani, "Carissimo Presidente, in un’ottica di trasparenza e schiettezza che mi contraddistingue sempre anche nel rapporto con te, e nei confronti dei miei cittadini e non solo, non posso fare a meno di esprimere il mio più grande rammarico e grande delusione per l’informativa divulgata dalla Regione.
Il periodo è già molto
complesso, attività chiuse, vaccinazione con gravi ritardi che
hanno visto la priorità di certe categorie dimenticandone
totalmente altre, con maggior rischio di contagio senza una, almeno,
percepibile valida motivazione.
A questo si aggiunge
la notizia (di ieri, ndr) che la Toscana sarebbe stata zona arancione, con
la tua disponibilità a valutare in provincia di Arezzo, seppur con tasso
superiore ai 250 casi positivi rispetto ai 100mila, la possibilità per
almeno l’area Valdichiana di passare in zona arancione. Ci avevamo sperato
tutti, amministratori, cittadini genitori e studenti, invece alle 18 ci giunge la doccia fredda della comunicazione ricevuta dal Ministro che la
Toscana sarebbe diventata rossa" scrive il primo cittadino.
"Pur comprendendo le difficoltà del momento, soprattutto per chi ricopre un ruolo istituzionale di grande responsabilità come il tuo, impegnato contemporaneamente su mille fronti, ritengo non accettabile dare comunicazioni non certe qualunque sia il loro contenuto, non solo perché destabilizza ma perché crea ancor più insofferenza nei cittadini che da ormai un anno vivono in un contesto di grande difficoltà" Menchetti pone l'accento sui fatti delle ultime ore, con una quasi strigliata a Giani.
"E' sotto l’occhio di tutti l’affanno della Regione Toscana nella gestione di questo periodo di pandemia, sarebbe forse più opportuno riconoscere gli errori, che lavorando sono pure comprensibili, e attivarsi per risolverli, anziché cercare responsabilità terze come oggi è successo con i medici di famiglia. Mi auguro che la regione Toscana, con l’impegno di tutti, inverta velocemente la rotta nella gestione di questa pandemia. Buon lavoro Presidente" termina la missiva.
Insomma prosegue per l'Aretino lo stop alle attività non essenziali. Alle scuole di ogni ordine e grado. Bar e ristoranti appesi all'asporto e al domicilio. Parrucchieri ed estetiste con le saracinesche abbassate. Una situazione difficile. Con il contagio che corre. Dopo un anno di pandemia. Dopo già altri giorni per Arezzo e provincia di dure limitazioni.
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